Bruxelles – La Commissione europea vuole che gli investimenti per le Intelligenze Artificiali (IA) occupino una parte corposa all’interno del bilancio UE per il periodo 2021-2027. La commissaria europea per l’Innovazione e la Gioventù, Mariya Gabriel, si fa portavoce di questa missione. “Vogliamo triplicare gli investimenti per le Intelligenze Artificiali portandoli a 20 miliardi di euro all’anno a partire dal 2020″. Gli investimenti sia pubblici che privati europei sono molto inferiori a Stati Uniti e Cina, dunque solo in questo modo l’Europa può far fronte, con le sole sue forze, alla concorrenza globale”, le parole della bulgara in apertura della conferenza sui percorsi futuri dell’IA in Europa, organizzata ieri da Forum Europe. La commissaria aggiunge subito dopo che allineare l’UE sui binari della digitalizzazione a 360° non sarà impresa facile, e i primi ostacoli da sormontare si trovano proprio a Bruxelles, sarà dunque di fondamentale importanza che “anche il Consiglio UE si muova in questa direzione”.
D’altro canto il discorso di Gabriel ha un tono di speranza per un’Europa che si trova ai piedi di un percorso di transizione sociale ed economico. Il dibattito sulle IA, spiega la commissaria, va affrontato sia da un punto di vista finanziario che etico. In primo luogo “bisogna fare in modo che le Piccole e Medie Imprese (PMI) possano avvicinarsi più facilmente a questo mondo”, continua Gabriel, gli investimenti sono la chiave di questo processo poiché permetterebbero alle aziende debuttanti di “assumere gli esperti del settore”.
Il processo di digitalizzazione sociale ha però anche un lato più oscuro della medaglia, che non va temuto, sostiene Gabriel, che già navigò le acque profonde dello sviluppo delle IA quando coprì, durante il mandato Juncker, il ruolo di commissaria europea per l’Economia e la Società Digitali. “Le IA vanno ben oltre una mera discussione sugli investimenti, questo processo avrà un impatto dirompente nella vita di tutti i giorni”, sostiene la bulgara, che un istante dopo tranquillizza la platea rivelando che un team di “52 esperti”, è a disposizione della Commissione affinché “vengano sviluppate le linee guida etiche che direzionino lo sviluppo delle IA”. L’intento, spiega infine la commissaria, è quello di creare una “alleanza europea sulle IA”, che abbia lo scopo di coinvolgere il maggior numero di stakeholder, provenienti sia dall’ambito pubblico che privato, e affrontare il dibattito da ogni sua angolazione.