Bruxelles – “Siamo arrivati a Malta con serie preoccupazioni, ce ne andiamo senza rassicurazioni”. Si è conclusa ieri la missione della delegazione del Parlamento europeo a Malta per verificare lo stato di diritto nell’Isola, dopo i recenti sviluppi sull’omicidio della giornalista Daphne Caruana Galizia, che hanno portato nelle scorse settimane alle dimissioni di tre componenti del governo Muscat e alla decisione dello stesso premier di dimettersi dall’incarico a metà gennaio.
La delegazione mette in luce uno stato di diritto “sotto pressione, l’impunità per i crimini, la corruzione diffusa, i giornalisti intimiditi e molestati, il diritto di riunione sventato e la politica scese nel bipartisanismo tossico”, afferma Sophie in ‘t Veld, capo delegazione del Parlamento, sollecitando l’UE a “monitorare attentamente questa situazione e spingere su riforme costituzionali di vasta portata. Siamo al fianco del popolo di Malta – annuncia – che merita un governo pulito e funzionari integri”.
Nel corso dei due giorni (3-4 dicembre), la delegazione formata da Roberta Metsola (EPP, MT), Birgit Sippel (S&D, DE), Sophie In ‘t Veld (Renew, NL), Lars Patrick Berg (ID, DE), Sven Giegold (Greens/EFA, DE), Assita Kanko (ECR, BE), Stelios Kouloglou (GUE/NGL, EL), ha incontrato il primo ministro maltese Joseph Muscat e altri funzionari del governo, polizia, autorità giudiziarie, opposizione, rappresentanti della società civile e giornalisti, oltre che membri della famiglia di Caruana Galizia.
Al termine delle visite, gli eurodeputati hanno fatto sapere di “non essere convinti che il primo ministro Muscat abbia agito con giudizio nelle ultime settimane”, in rifermento anche alla sua decisione di rimanere in carica fino a metà gennaio. Sottolineando la necessità di proseguire con le indagini nelle prossime settimane “senza interferenze di natura politica” ai fini di mantenerne l’integrità la delegazione ha fatto sapere di essere preoccupata che, “con il primo ministro Muscat in atto, l’integrità sia a rischio”. Si dicono inoltre preoccupati per la mancanza di indagini sul riciclaggio di denaro e sui casi di corruzione, in particolare su Keith Schembri, capo di gabinetto dimissionario, e Konrad Mizzi, ministro del Turismo.
In una nota, la delegazione parlamentare ha inoltre invitato il nuovo Esecutivo UE ad avviare immediatamente un dialogo sullo stato di diritto con Malta. Proprio la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, si è detta ieri profondamente preoccupata per i recenti sviluppi a Malta: “Condanniamo duramente l’omicidio di Daphne Caruana, i giornalisti devono sentirsi sicuri di lavorare in Europa” afferma nel corso del rituale briefing. La Commissione si aspetta “un’indagine approfondita e indipendente, libera da qualunque interferenza politica”.