Bruxelles – Il Parlamento europeo sembra averci visto giusto. La francese Sylvie Goulard, prima scelta dell’Eliseo come commissaria a Mercato Interno, industria, difesa e digitale del nuovo Esecutivo europeo, è stata ufficialmente indagata dal Tribunale di Parigi per “appropriazione indebita di fondi pubblici” attraverso la creazione di “lavori fittizi” per alcuni deputati del suo partito di centro, MoDem. L’indagine preliminare della procura parigina, scrivono media locali, era stata aperta nel 2017, ed è a seguito dell’avvio di tale inchiesta che Goulard si è dimessa ministra della Difesa.
Due mesi fa l’indagine pendente le era costato anche il posto da commissaria all’interno della squadra di von der Leyen. A inizio ottobre le commissioni Industria e mercato interno dell’Eurocamera hanno bocciato la candidatura di Goulard per il super-portafoglio con 29 voti a favore, 82 contrari e un astenuto.
A seguito della bocciatura di Goulard la scelta del governo francese è quindi caduta su altro candidato, Thierry Breton, eletto. Attualmente Goulard ricopre la carica di vice-governatore della Banca centrale francese. Una volta appresa la bocciatura da parte degli eurodeputati, il capo dell’Eliseo aveva denunciato l’esistenza di “un gioco politico” che aveva coinvolto le nomine dei commissari e che lo aveva voluto danneggiare.