Roma – Lascio questo Parlamento, ora la nuova sfida è tenere insieme l’Italia nella dimensione europea. Paolo Gentiloni da domenica entrerà ufficialmente in carica nella squadra di Ursula von der Leyen e saluta l’aula che l’ha visto in diverse cariche protagonista degli ultimi 20 anni della vita politica italiana.
“Uscire da quella porta sapendo che non si rientrerà più, sarà per me motivo di grande emozione”, ha detto ringraziando tutti i colleghi deputati e il personale della Camera. Emozione nell’uscire e orgoglio ogni volta che quella porta veniva varcata: “abbiamo avuto limiti, errori ma guai a trasferirli negli istituti della democrazia rappresentativa. La Camera è cambiata in questi 20 anni, per certi versi positivamente, ad esempio non c’è mai stata una presenza femminile come questa, ma aldilà dei cambiamenti, è sempre rimasta una scuola di politica e libertà”.
Così da lunedì “inizia per me una sfida e mi auguro un’opportunità per l’Italia, nei luoghi dove si decidono cose fondamentali”. Per il neocommissario un “impegno solenne per tenere insieme l’interesse nazionale nella dimensione europea per noi e i nostri figli”. Citando il voto di ieri di fiudcia alla nuova Commissione a Strasburgo, Gentiloni ha ricordato la figura del giornalista di Europhonica Antonio Megalizzi, rimasto ucciso nella città francese quasi un anno fa, ricordo che fatto scattare l’applauso dell’aula. “Difendiamo quest’Europa – ha concluso il commissario agli affari economici – cambiandola se ci riusciamo, per renderla più forte da chi la vuole dividere”.