Bruxelles – Se parliamo di politiche europee per lo sviluppo dei programmi sociali, i governi nazionali sono spesso divisi, ma il divario più accentuato si può individuare tra gli eurodeputati dell’est e sud Europa. Se i cechi del Partito Democratico Civile (ODS) sono i più a sfavore di queste iniziative, i rappresentanti politici ciprioti sono i più entusiasti. In questo contesto, gli europarlamentari del Partito Democratico (PD) sono tra i pochi che hanno sempre supportato qualsiasi genere di politiche volte a rafforzare le dinamiche di tutela sociale all’interno dell’UE. Questa tendenza emerge dall’ultima analisi della piattaforma digitale per le stime sui processi decisionali di Bruxelles, VoteWatch Europe, in merito alle preferenze dei parlamentari riguardo alle politiche migratorie, di allargamento e della tutela sociale.
In Repubblica Ceca e Olanda ci sono gli eurodeputati più a sfavore delle politiche europee per l’armonizzazione sociale. In particolare, gli esponenti ODS e i conservatori olandesi del Partito Popolare per la Libertà e la Democrazia (VVD), rispettivamente parte della famiglia politica euro-scettica dei Conservatori e Riformisti Europei (ECR) e del gruppo dell’Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l’Europa (ALDE), si sono sempre opposti a ogni iniziativa europea che mirasse a finanziare politiche per migliorare i rapporti tra impiegato e datore di lavoro o per ridurre la disoccupazione. Il motivo? Per VoteWatch Europe è semplice. Per citare un esempio, l’analisi sostiene che, logicamente, i paesi del nord o dell’est Europa siano meno favorevoli al versamento di fondi per le politiche di reinserimento dei giovani nel mercato del lavoro, poiché la disoccupazione è relativamente “inferiore rispetto al sud Europa”.
“Senza sorpresa”, sostiene nuovamente lo studio di VoteWatch Europe, nemmeno gli eurodeputati britannici sono particolarmente a favore delle politiche europee sociali. Una tendenza generale che sicuramente risente anche della Brexit, spiega ulteriormente la ricerca.
L’Europa più sorridente è invece a sud. Gli italiani del PD non sono soli, difatti gli europarlamentari ciprioti, seguiti da maltesi e irlandesi, sono i più entusiasti quando si parla di spese e armonizzazione sociale. Non c’è da stupirsi, ribadisce VoteWatch Europe, che le tre isole perdano il sorriso quando sotto i riflettori ci siano le politiche volte a incrementare la tassazione di beni e servizi, che, di conseguenza allontanerebbero l’interesse di investitori e potenziali tali.