Bruxelles – Lo schema del quadro finanziario pluriennale 2021-2027 sarà pronto entro il prossimo Consiglio europeo di dicembre (12-13 dicembre), in tempo utile per essere esaminato dai leader dei 28 stati membri dell’UE. A questo punta la presidenza finlandese del Consiglio europeo che dovrà portare avanti le discussioni sul bilancio pluriennale dei prossimi anni: “Speriamo che il Consiglio dell’UE possa trovare un accordo al più presto, in modo da presentare il nostro schema di bilancio con tutte le cifre prima del Consiglio europeo di dicembre, forse già entro la fine di questo mese”, rivela Tytti Tuppurainen, ministro degli Affari europei della Finlandia, in occasione del Consiglio Affari Generali in corso oggi a Bruxelles.
La ministra fa sapere di aver avuto in mattinata conferma da parte del Parlamento europeo di essere “a favore di un importo dell’intero budget pari al 1,3 per cento del reddito nazionale lordo” e a essere pronto a sostenere anche un paniere di nuove risorse proprie, come proposto dall’Esecutivo UE. Il Parlamento europeo – spiega ancora Tuppurainen – suggerisce anche che i nuovi impegni della presidente eletta dell’Esecutivo comunitario Ursula von der Leyen andranno inseriti nel nuovo quadro finanziario “con fondi corrispondenti”.
“La composizione dell’attuale Parlamento europeo è però più eterogenea rispetto al passato, e quindi potrebbe non essere facile riuscire a consolidare una maggioranza e raggiungere una convergenza, ci sono più di tre gruppi politici nell’Eurocamera”. A sollevare la questione è il commissario europeo al bilancio uscente Günther Oettinger, che, intervenendo al Consiglio Affari Generali ha sottolineato che avere la bozza del documento entro dicembre permetterà al Consiglio europeo di intavolare una discussione approfondita sul prossimo QFP, discutendo per tempo sulle dotazioni per i vari capitoli di spesa, sulle priorità dei singoli programmi, e, infine, su aumenti e tagli. Senza incorrere, dunque, in ulteriori ritardi.
Tuttavia la frammentazione dell’attuale Parlamento potrebbe rappresentare un ostacolo e per questo – mette in allarme il commissario uscente – non può considerarsi solo una “formalità” il fatto di dover prima attraverso l’Eurocamera. Quanto alle rubriche settoriali Oettinger rivela che “non ci sono ancora grandi progressi ma sarà necessario trovare almeno un accordo parziale”. Il commissario uscente rassicura infine sul fatto che l’Esecutivo comunitario, “e anche con il mio successore, cercherà di fare di tutto per agevolare il lavoro e per sfruttare al meglio i tre appuntamenti che ci rimangono da qui fino alla fine dell’anno”.