Bruxelles – Complesso il nodo da sciogliere tra il governo spagnolo e il Parlamento europeo. Al centro della diatriba c’è l’eurodeputato catalano, Junqueras Vies. Lo spagnolo è stato eletto a deputato europeo nelle elezioni dello scorso maggio, ma era detenuto in attesa della sentenza con la quale fu condannato a ottobre dalla Corte Suprema spagnola a 13 anni di carcere per aver partecipato, in veste di vice presidente del governo autonomo catalano, al movimento di secessione della Catalonia.
Dopo le elezioni e la proclamazione dell’elezione, tra gli altri, di Junqueras, la Commissione elettorale Centrale di Madrid ha in seguito consegnato a Bruxelles un elenco degli eurodeputati spagnoli privo del suo nome, dichiarando vacante il seggio parlamentare del catalano. Per Bruxelles la questione potrebbe però essere ben diversa.
Secondo Maciej Szpunar, avvocato generale della Corte Ue, interpellata dalla giustizia spagnola a proposito di un ricorso presentato da Junqueras, il voto degli elettori è condizione necessaria e sufficiente per determinare l’assunzione dello status di parlamentare per gli eletti. Per questo motivo, solo il Parlamento europeo può giudicare quanto all’opportunità di revocare o di difendere l’immunità di uno dei suoi membri.
Le conclusioni dell’avvocato generale, va ricordato, non vincolano la Corte di giustizia Ue. Il compito dell’avvocato si limita a proporre alla Corte, in piena indipendenza, una soluzione giuridica nella causa per la quale è stato designato, poi i magistrati giudicanti prendono le loro decisioni in piena indipendenza.
“Nessuna disposizione subordina l’inizio del mandato all’effettiva assistenza da parte deputato europeo alla sessione inaugurale del neoeletto Parlamento, all’effettiva assunzione delle sue funzioni in generale o ad alcuna altra circostanza”, affermano le conclusioni dell’avvocato generale. In aggiunta Szpunar sostiene che “le autorità nazionali dello Stato membro in cui il deputato in parola è stato eletto hanno l’obbligo di astenersi da qualsiasi misura che potrebbe ostacolare gli adempimenti di tale membro necessari alla sua effettiva assunzione delle funzioni e di sospendere le misure già in corso, salvo aver ottenuto la revoca dell’immunità dal Parlamento”.
La posizione dell’avvocato generale della Corte Ue è ben delineata. Szpunar sottolinea come la procedura elettorale debba essere disciplinata esclusivamente dal diritto nazionale dei paesi membri, mentre “lo status dei deputati in Parlamento, in quanto rappresentanti dei cittadini eletti a suffragio diretto può essere disciplinato soltanto dal diritto dell’Unione. L’assunzione del mandato parlamentare può risultare unicamente dal voto”. Bruxelles rassicura dunque Junqueras che intravede la possibilità di poter evitare le sbarre e adempiere alla carica istituzionale europea. La prossima parola spetta alla Corte Ue.