Bruxelles – Avanti. Per ora. I commissari designati di Francia, Ungheria e Romania ricevono il via libera preliminare della commissione Giuridica del Parlamento europeo per il ruolo comunque ancora tutto da confermare. I deputati hanno permesso a Thierry Breton, Olivér Várhelyi e Adina Valean di procedere alle audizioni delle commissioni competenti, dopo l’esame della loro situazioni personali. Vuol dire che non sono stati ravvisati casi di palese conflitto d’interesse. Ma sul candidato della Francia rischiano di abbattersi nuovamente i voti dei deputati europei.
Tiemo Wolken, membro socialdemocratico della commissione Giuridica, fa sapere che Breton è passato per un voto appena. Il nome presentato dal presidente francese Emmanuel Macron è stato approvato per 12-11: “Ritengo che ci siano molte questioni relative al suo conflitto d’interesse, e quindi la decisione non mi piace”.
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I socialdemocratici (S&D) puntano il dito contro liberali (RE) e conservatori (ECR), che avrebbero fatto squadra per evitare di valutare a fondo la situazioni del candidato francese. “Sono responsabili di aver bloccato domande cruciali sul conflitto di interessi di Breton”, lamentano e denunciano i membri del gruppo (S&D).
Il voto thrlling non è un buon segnale per la presidente eletta della Commissione UE, Ursula von der Leyen, e non lo è neppure per l’Unione europea. Una maggioranza così risicata rischia la prova dell’audizione. Una nuova eventuale bocciatura vorrebbe dire nuovi ritardi nell’entrata in vigore, nuovi strappi con l’Eliseo, e probabilmente una crisi di fiducia nella figura di von der Leyen.
I dubbi verranno fugati dopodomani. Il 14 novembre si ascolteranno tutti i tre i candidati. Inizia l’ungherese Olivér Várhelyi. Il candidato all’Allargamento sarà in commissione Affari esteri dalle 8 alle 11. Poi toccherà a Thierry Breton e Adina Valean, in contemporanea. Il francese, proposto per il super-portafoglio di Industria, mercato interno, difesa e digitale, sarà davanti alle commissioni Industria e Mercato interno dalle 13 alle 16, mentre la romena proposta per i Trasporti sarà in commissione Trasporti.