Bruxelles – Il nuovo corso di Ursula von der Leyen prenderà il via senza grandi rischi.Giuseppe Conte al termine del Consiglio europeo esclude che l’inizio movimentato della nuova legislatura possa incontrare ostacoli. “Ci siamo confrontati, il sostegno politico potrà avere qualche assestamento ed è chiaro che c’è stata qualche insoddisfazione per il mancato utilizzo dello spitzenkandidat. Dispiace per chi non è stato promosso ma non vedo rischi, ritengo il progetto di questa Commissione molto stimolante nelle sfide nei suoi obiettivi credo che tutto si appianerà”. Per assestare la squadra e mettere al sicuro von der Leyen ci sono 40 giorni di tempo e a margine del Consiglio, Merkel e Macron e i rappresentanti delle famiglie politiche di maggioranza hanno fatto il punto sui numeri in Parlamento.
Sul fronte internazionale Conte ha ribadito il suo disappunto per lo stop all’allargamento di Albania e Macedonia del nord decisione che secondo alcune fonti avrebbe provocato le dimissioni del premier Zoran Zaev. Quello dei Balcani occidentali è un quadrante fondamentale e per l’Italia, che starà comunque vicina a questi Paesi, si tratta di una grave scorrettezza per chi aveva già affrontato un percorso impegnativo e addirittura “aveva cambiato denominazione allo Stato” per raggiungere questo obiettivo.
Per quanto riguarda il tema delicato della Turchia, Conte ha ricostruito la telefonata ad alta tensione e dai toni piuttosto duri, fatta ieri con il rais turco Erdogan, a cui ha ricordato il grande errore fatto con l’iniziativa militare che resta unilaterale anche nonostante “sia stata comunicata tramite il percorso ufficiale delle Nazioni Unite”. Per Conte il cessate il fuoco temporaneo è un passo positivo ma “vediamo come sarà declinato il ritiro e continua a pensare che il ricorso all’opzione militare sia stato un grave errore. Per quanto riguarda l’Italia non c’è nessuna ipocrisia, respingo in maniera assoluta il principio della doppia morale” adottata spesso in ambito internazionale e “questa posizione verrà perseguita senza cambiare rotta”.
Durante la conferenza stampa finale prima di lasciare Bruxelles, il premier italiano ha trattato anche alcuni temi di politica interna, in particolare si è trattenuto sula legge di bilancio appena varata. “Fibrillazioni fisiologiche, avete mai visto una manovra economica portata a termine senza divergenze? Ha replicato a chi gli domandava delle forti divisioni registrate nella maggioranza. Consapevole che sarà valutato con attenzione soprattutto dalla Commissione nei prossimi giorni, Conte ha ribadito che “il piano antievasione è complesso, è normale che sia dibattuto e non per caso che altri governi non siano riusciti nell’intento. Ma io chiamerò tutte le forze politiche e farò muro affinché si realizzi fino in fondo così come abbiamo scritto nei punti programmatici”.
Infine sulle preoccupazioni dell’agroalimentare sui dazi americani scattati la notte scorsa “speravamo fino all’ultimo di scongiurarli ma non siamo riusciti”. Rispetto agli altri partner il premier dice che “ci colpiscono solo per il 6 per cento del totale anche se questa non è una consolazione e ci fanno comunque molto male. Stiamo già lavorando per limitare i danni per misure compensative all’interno dell’Unione europea”.