Bruxelles – E’ venuto a chiedere la fiducia dei parlamentari europei, come è giusto che sia. Ma ha fatto molto poco per guadagnarsela. Janusz Wojciechovski, il commissario candidato per l’Agricoltura, offre uno spettacolo che nessuno si sente di premiare. Voci critiche si levano tra i banchi di popolari (PPE), socialdemocratici (S&D), liberali (RE), Verdi, Sinistra radicale (GUE), e pure dai Non iscritti. E’ da qui che arriva la sintesi della giornata. “L’audizione del Commissario designato all’Agricoltura, il polacco Janusz Wojciechowski, è stata molto deludente”, dice l’europarlamentare del Movimento 5 Stelle, Daniela Rondinelli, al termine della seduta in cui lei stessa ha dovuto sottoporre Wojciechovski ad un domanda supplementare. E supplementare sarà pure l’audizione che i membri delle commissioni Agricoltura e Ambiente hanno indetto per il polacco.
Wojciechovski sceglie di parlare non nella sua lingua, ma in inglese. Ma fatica, balbetta praticamente sempre, si ferma in continuazione, risulta vago, confuso, in difficoltà, dice anche quello che non dovrebbe dire. “Forse le mie risposte scritte non erano sufficientemente chiare…”, ammette nel corso dell’audizione a uno dei tanti europarlamentari che l’ha messo sotto torchio. Non un bel biglietto da visita. Al quale non apporta correzioni. Il questionario su cui aveva già avuto tempo di lavorare e studiare era riempito con domande evasive, e alla richiesta di chiarimenti non consegue una risposta migliore. Dice che sulla politica agricola comune (PAC) intende iniziare a lavorare sulla scia di quanto fatto dal commissario uscente, ma non ha saputo spiegare cosa farà dopo.
Il PPE lo ha scaricato, in Aula e fuori. “Dopo 2 ore di audizione Wojciechowski non ha fornito molte risposte”, il lapidario commento della francese Anne Sander. “Non c’è alcuna visione economica per l’agricoltura, ma un chiaro tentativo di ottenere supporto dai Verdi sottolineando l’ambiente e il benessere degli animali. Non sono sicura che sarà abbastanza”. “Non molte idee, non è stato convincente”, la reazione dell’italiano Dorfmann. Mentre il capo della comunicazione del gruppo, arriva a dire che “per Wojciechowski PAC significa ‘Politica Ambigua Comune’”. Poi però, gli viene offerta una seconda possibilità. Avrà una seconda occasione con una nuova audizione, che richiedono anche S&D e RE.
La socialista Carmen Avram chiede di “dire qualcosa di concreto” sull’agenda, ma non lo fa, e non lo fa neppure quando chiedono conto di come risolvere la questione del comparto olio. “Conosco il problema e mi impegnerò per trovare una soluzione”, la risposta di Wojciechowski, che resta veramente evasivo, superficiale, anche confuso. Gli capita di non ricordare le domande e doverle richiedere, addirittura non le capisce o non sa cosa dire. “Non ha risposto alla mia domanda”, la critica dell’irlandese Matt Carthy (GUE). Il collega di gruppo, Luke Ming Flanagan, anche lui irlandese, alla fine descrive l’audizione del commissario designato come ‘disastrosa’ (l’espressione utilizzata in inglese è “car crash perfomance”, che per quanto difficile da tradurre indica comunque come il polacco si sia schiantato contro il Parlamento).
Wojciechowski convince talmente poco da indurre il capogruppo dei liberali, Dacian Ciolos, già commissario per l’Agricoltura nella seconda Commissione Barroso, a chiedere di “dimostrare l’impegno per le politiche agricole europee”, e la risposta è una generica dichiarazione sull’intenzione di dare vita ad una agenda di lungo periodo, ma non di più. Per ottenere il ruolo ha bisogno del benestare dei due terzi dei coordinatori parlamentari, ma a giudicare dalle reazioni ha una maggioranza contraria al suo nome. La nuova Commissione europea, dopo lo stop ai candidati di Ungheria e Romania, rischia di perdere un altro pezzo.
Il polacco dà l’impressione di non essere preparato, di non sapere di cosa si parla. Una responsabilità da imputare non interamente alla presidente eletta della Commissione UE, Ursula von der Leyen. Il nome è stato indicato dal governo di Varsavia. Ma certo, in Parlamento europeo è giunto dopo i colloqui con la tedesca. Continua a mettersi non bene.