Bruxelles – Adesso si mettere veramente in salita per Ursula von der Leyen. La commissione Giuridica del Parlamento europeo ha bocciato in maniera definitiva i commissari designati per i Trasporti e Allargamento, la romena Rovana Plumb (S&D) e l’ungherese László Trócsányi (PPE). I due non hanno ricevuto il via libera perché “non sono in grado di esercitare le proprie funzioni conformemente ai trattati e al codice di condotta”, fa sapere il portavoce del Parlamento europeo, Jaume Duch. C’è stato un voto per verificare se al netto dei conflitti d’interesse i due potessero trovare un posto nel prossimo esecutivo comunitario. Il voto adesso trasforma in bocciatura la sospensione della settimana scorsa.
Plumb e Trócsányi “hanno conflitti di interesse che non possono essere risolti e quindi non possono esercitare le loro funzioni come commissari”, spiega l’eurodeputata francese Manon Aubry (France Insoumise/GUE) al termine dei lavori della commissione Giuridica.
.@EP_Legal voted that the two commissioners-designate (RO and HU) are unable to exercise his or her functions in accordance with the Treaties and the Code of Conduct. @EP_President will now ask what further steps @vonderleyen intends to take.
— Jaume Duch (@jduch) September 30, 2019
Ora spetta a von der Leyen decidere cosa fare. Nessuno sa dire cosa succederà, visto che è la prima volta che una simile situazione si verifica. Il Parlamento chiede di fatto nomi alternativi a quelli di Plumb e Trócsányi, e ci si attende che la presidente eletta chieda ai governi di Romania e Ungheria di presentare nuovi commissari.
Von der Leyen potrebbe anche decidere di andare avanti per la sua strada. Il parere della commissione Giuridica non è vincolante. La tedesca può decidere di non tenere conto dell’opinione espressa, ma questo vorrebbe dire sfidare il Parlamento, rischiare un voto in Plenaria dagli esiti potenzialmente nefasti e avviare la nuova legislatura europea all’insegna dello scontro istituzionale.
Mina Andreeva, portavoce capo della Commissione Juncker, spiega che “c’è ancora tempo, prima che la nuova Commissione entri in carica” per trovare una soluzione senza che ci siano rinvii, ma dovrà essere von der Leyen a decidere cosa fare: confermare i due candidati e sfidare il Parlamento, o chiedere ai due governi nomi alternativi. E dovrà farlo in fretta.
Il presidente del Parlamento David Sassoli, dopo la decisione ha dunque inviato una lettera a von der Leyen per informarla che la commissione Giuridica del Parlamento ha considerato non idonei i Commissari designati Laszlo Trocsanyi e Rovana Plumb, “sulla base di conflitti interesse rilevati nel corso dell’esame delle loro dichiarazioni di interessi finanziari”. Il presidente dell’Europarlamento ha dunque sospeso le audizioni concernenti i due Commissari e invitato von der Leyen “ad adottare tutte le misure per completare l’iter di formazione della nuova Commissione”.
Plumb e Trócsányi erano già stati fermati dalla commissione Giuridica per conflitto d’interessi la settimana scorsa. Si è dato tempo all’organismo parlamentare di esaminare i dossier dei due commissari candidati, ma inutilmente. “Abbiamo votato esattamente su quello su cui abbiamo votato la settimana scorsa”, spiega Aubry. “Ci sono state delle pressioni, ma ciò nonostante abbiamo votato molto chiaramente che i due commissari designati”.