Il ministro per gli Affari europei in audizione al Parlamento: “Se veniamo percepiti come bravi a parlare ma negligenti nell’agire e nel concretizzare, le nostre proposte andranno poco lontano”
All’appuntamento del semestre di presidenza italiano dell’Unione europea, che inizierà a luglio, il nostro Paese deve arrivare preparato e con tutte le carte in regola per far valere la propria autorità altrimenti “se veniamo percepiti come bravi a parlare ma poi negligenti nell’agire e nel concretizzare, le nostre proposte vano poco lontano”. È l’avvertimento che ha lanciato il ministro per gli Affari europei, Enzo Moavero Milanesi, in un’audizione a Roma davanti alle commissioni riunite Esteri e Politiche comunitarie di Camera e Senato. “Per esercitare legittimamente forza e influenza dobbiamo usare al meglio, presto e bene, i fondi che l’Unione europea mette a disposizione e porre fine alla spirale eccessivamente elevata di violazioni alle norme europee” ha continuato il ministro. Il nostro paese deve quindi concentrarsi su tre elementi: i fondi Ue, alle infrazioni e alle riforme.
Innanzitutto dobbiamo “usare e usare al meglio, presto, bene e nella loro interezza i fondi che l’Unione europea mette a disposizione del Paese”, ovvero “i fondi preassegnati come i fondi strutturali e quelli agricoli” ma anche quelli che “bisogna conquistare con gare aperte europee come quelli della ricerca”. Bisogna poi “porre fine a questa spirale di numero eccessivamente elevato di violazioni, di infrazioni, alle norme europee”. Su questo tema, secondo Moavero “abbiamo fatto dei passi avanti fenomenali nel ridurre le infrazioni da tardivo e mancato recepimento, anche se ancora direttive in ritardato recepimento esistono”, ma “le abbiamo ridotte: su 104 infrazioni circa 25 riguardano ancora i mancati recepimenti. Ma ci sono ancora una ottantina che riguardano proprio violazioni di norme esistenti”. Per il ministro le infrazioni ancora in atto sono “un macigno che pesa sulla nostra credibilità” perché “è una forte incoerenza, è come voler essere cittadini corretti e poi violare varie regole eccetera”. Infine, per quanto riguarda le riforme, Moavero ha osservato davanti a deputati e senatori che “è partita in Europa una stagione in cui sulle riforme si porta una grande attenzione, potrebbero essere previste anche delle forme di incentivo”.