Bruxelles – L’Italia ottiene il portafoglio degli Affari economici. La presidente eletta della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha svelato la squadra con cui lavorare per i prossimi cinque anni a partire dall’1 novembre. Le voci fattesi insistenti negli ultimi giorni circa il ruolo di Paolo Gentiloni sono dunque confermate. Un buon risultato per l’Italia, tutto da dimostrare, però. Valdis Dombrovskis mantiene la responsibilità per i servizi finanziari, ma soprattutto “coordinerà il lavoro il lavoro su un’Economia che funziona per le persone”, spiega von der Leyen. Probabilmente l’italiano avrà le mani meno libere del previsto.
Confermate anche le voci che volevano l’irlandese Phil Hogan al Commercio. Non è un dato da sottovalutare, in chiave Brexit. Sarà lui a gestire i negoziati con Londra per conto dell’UE quando Londra abbandonerà l’Unione europea.
Agricoltura alla Polonia, e non è una buona notizia per l’Italia. I polacchi vorrebbero livellare i contributi comunitari. Il principio di uguali risorse per tutti al posto del principio di maggiori aiuti secondo il criterio della convergenza (più soldi per i territori più depressi). Una mossa che rischia di impattare sul ‘made in Italy’
Tre i vice-presidenti esecutivi: uno socialista (Frans Timmermans) uno liberale (Margrethe Vestager), e un popolare (Valdis Dombrovskis) ad affiancare la presidente popolare la cui squadra dovrà ora passare al vaglio del Parlamento europeo per le audizioni di rito.
Ecco la lista della nuova commissione, portafoglio per portafoglio:
-Presidente: Ursula von der Leyen (Germania, PPE)
– Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza dell’UE: Josep Borell (Spagna, PSE)
– Agenda digitale e concorrenza: Margrethe Vestager (Danimarca, RE), vicepresidente esecutivo
– Clima: Frans Timmermans (Paesi Bassi, PSE), vicepresidente esecutivo
– Bilancio: Johannes Hahn (Austria, PPE),
– Giustizia: Didier Reynders (Belgio, RE),
– Innovazione e gioventù: Mariya Gabriel (Bulgaria, PPE),
– Democrazia e demografia: Dubravka Šuica (Croazia, PPE), vice presidente
– Salute: Stella Kyriakides (Cipro, PPE),
– Trasparanza e valori: Věra Jourová (Repubblica ceca, RE), vice presidente
– Agenda digitale e concorrenza: Margrethe Vestager (Danimarca, RE),
– Energia: Kadri Simson (Estonia, RE),
– Partenariato internazionale: Jutta Urplainen (Finlandia, PSE),
– Industria, mercato interno e difesa: Sylvie Goulard (Francia, RE),
– Immigrazione: Margaritis Schinas (Grecia, PPE), vice presidente
– Allargamento e politiche di vicinato: László Trócsányi (Ungheria, PPE),
– Commercio: Phil Hogan (Irlanda, PPE),
– Economia: Paolo Gentiloni (Italia, PSE),
– Economia che lavora per i cittadini:Valdis Dombrovskis (Lettonia, PPE), vice presidente esecutivo
– Ambiente e mare: Virginijus Sinkievičius (Lituania, Verdi),
– Lavoro e affari sociali: Nicolas Schmit (Lussemburgo, PSE),
– Pari opportunità e Uguaglianza: Helena Dalli (Malta, PSE),
– Agricoltura: Janusz Wojciechowski (Polonia, ECR),
– Politiche di coesione: Elisa Ferreira (Portogallo, PSE),
– Trasporti: Rovana Plumb (Romania, PSE),
– Relazioni interistituzionali: Maroš Šefčovič (Slovacchia, PSE), vice presidente
– Gestione delle crisi: Janez Lenarčič (Slovenia, indipendente),
– Affari interni: Ylva Johansson (Svezia, PSE).