Bruxelles – Ora trovare un gruppo in Parlamento europeo per il Movimento 5 Stelle potrebbe diventare più facile. Nulla è cambiato per la delegazione pentastellata a Bruxelles. Accordi in vista non ce ne sono, negoziati sono ancora in corso e senza escludere nessuno. La stessa situazione che si aveva prima della pausa estiva. Ma i mutati contesti politici in Italia possono giocare un ruolo importante.
Al Movimento 5 Stelle veniva contestata l’alleanza con la Lega e il suo leader, Matteo Salvini. Quando dopo le elezioni europee gli eletti del Movimento hanno cercato di stringere alleanze, da più parti la coabitazione con il Carroccio era stata sollevata da più parti come un ostacolo insormontabile. Verdi e liberali (RE), così come la Sinistra radicale (GUE) avevano contestato l’alleanza giallo-verde.
Ora però tutto è cambiato, e di conseguenza tutto può cambiare. In Italia i Cinque Stelle sono al governo con il Partito Democratico (PD), considerata in Parlamento europeo come la vera forza pro-Europea (le spinte a destra della delegazione italiana del PPE non sono passate inosservate e preoccupano più di qualcuno). Non solo. Luigi Di Maio ha detto ‘sì’ a Paolo Gentiloni per il ruolo di commissario italiano nell’esecutivo comunitario di Ursula von der Leyen. Il nome di Gentiloni è molto gradito e apprezzato in Europa, e la scelta gioca a favore della truppa che ha in Fabio Massimo Castaldo l’esponente di spicco (è vicepresidente del Parlamento europeo).
I Verdi europei ufficialmente restano critici. “Siamo consapevoli che la maggior parte delle posizioni controverse assunte dal precedente governo, in particolare su migrazione, ambiente ed energia e sull’integrazione europea, sono state condivise anche dal Movimento delle Cinque Stelle”, scrivono i co-presidenti del partito dei Greens, Monica Frassoni e Reinhard Butikofer. Che però non chiudono le porte. Chiedono di “andare oltre” la relegazione di Salvini all’opposizione, e di dimostrare “una credibile discontinuità” con il primo governo Conte.
Margini dunque ci sono. Superata la pausa estiva, i negoziatori del Movimento 5 Stelle in Parlamento europeo hanno ripreso l’attività di confronto. A partire dalla prossima settimana si intende dare maggiore impulso alle trattative al fine di portare i pentastellati fuori dal gruppo dei Non Iscritti. Con il nuovo governo si può aprire una nuova fase di anche in Europa.