Giovedì a Roma colazione tra il vice presidente della Commissione europea e il ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni
di Laura Di Pillo per il Sole 24 Ore
Se l’Italia va avanti su privatizzazioni e spending review e rispetta gli obiettivi di bilancio «è possibile e ha senso attivare la clausola degli investimenti». Lo ha detto il commissario Ue agli Affari economici, Olli Rehn a Roma. Oggi l’incontro a colazione con il ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni. Rehn si è detto «fiducioso che l’Italia centrerà i suoi obiettivi» di bilancio spiegando che proprio nel suo incontro con Saccomanni, si è discusso di questo.
Il commissario finlandese ha poi annunciato che la Commissione europea «potrebbe essere in grado di migliorare leggermente le sue previsioni economiche quest’anno, perché l’economia globale sta andando un po’ meglio del previsto». Lascia dunque presagire una lieve «revisione in meglio» delle previsioni di crescita sull’Europa che Bruxelles pubblicherà a febbraio. Interpellato sulle stime diffuse oggi per la penisola dalla Banca d’Italia, Rehn ha parlato di «dati credibili». A margine di un incontro all’istituto di cultura finlandese a Roma, ha spiegato che «la Commissione aggiornerà le sue previsioni a febbraio. Sembra che potremo alzare leggermente le nostre stime per quest’anno». Questo «perché l’economia globale va un po’ più veloce di quanto previsto lo scorso autunno. E vediamo – ha sottolineato – un rafforzamento della ripresa anche in Europa».
L’Italia deve «porre un forte accento sulle riforme» per agganciare la crescita e per il lavoro ha rivìbadito il commissario Ue nel suo incontro con i giornalisti. «Non c’e’ spazio per il compiacimento» ha aggiunto, prendendo atto del fatto che l’Italia a partire dal terzo trimestre ha arrestato la sua caduta. Tuttavia in tutta Europa «la disoccupazione resta elevata», ha rilevato Rehn e «non si può riposare sugli allori». Per questo bisogna «puntare a rafforzare lo stato dell’economia». L’eurocommissario ha ricordato inoltre che è molto importante favorire l’accesso al credito a favore delle piccole e medie imprese (Pmi), che sono l’ossatura dell’economia italiana. Infine ha citato gli sforzi della Penisola per liquidare i debiti pregressi della pubblica amministrazione verso le imprese. Alla domanda sull’importanza della stabilita’ politica per portare avanti il percorso di consolidamento dei conti, Rehn non ha voluto rispondere, limitandosi a dire: «Non voglio entrare sulle questioni di politica interna».