Bruxelles – Dove sono le donne? In Parlamento europeo i gruppi se le sono dimenticate, e la formazione delle commissioni risulta impossibile causa mancato rispetto delle quote rosa. Strano ma vero. Le diverse famiglie politiche sono d’accordo ad avere europarlamentari donne ai vertici, ma evidentemente ognuno deve aver pensato che ci pensassero gli altri a candidarle e così in quattro commissioni tutto si è interrotto.
Le commissioni Affari esteri, Politiche regionali, Pesca, e Affari costituzionali non hanno potuto completare la formazione degli organi di presidenza per assenza di nomi femminili. Tutto è dunque rimandato alla prossima seduta, prevista o a Strasburgo, prima dei lavori d’Aula, o tra il 22 e il 25 luglio, ultima sessione di lavori a Bruxelles prima della pausa estiva.
Caselle impossibili da riempire anche in commissione Lavoro. Anche qui il problema è legato alle donne, una in particolare: la candidata presidente Beata Szilo (ECR). Non ha ricevuto il sostegno in quanto responsabile delle leggi contrarie allo stato di diritto in Polonia quand’era alla guida del Paese. I conservatori erano stati avvertiti ma l’hanno proposta lo stesso. La commissione Lavoro risulta quindi addirittura senza presidente, e la seduta è aggiornata.