Bruxelles – Dopo mesi di incertezza e confusione il leader laburista britannico Jeremy Corbyn ha preso una posizione: sì la referendum in ogni caso di separazione gestita dai Tory.
Dopo una riunione del gabinetto ombra questa mattina, Corbyn ha inviato una mail agli iscritti nella quale afferma che “chiunque diventi primo ministro dovrà avere la trasparenza di porre il loro accordo, o il non accordo, nelle mani dei cittadini in un voto pubblico. In questo caso, voglio dire con chiarezza che il Labour farebbe campagna per il remain sia contro il no deal sia contro un accordo dei Tory che non protegga l’economia e il lavoro”.
Sulla questione Brexit in sé Corbin non fa però molta chiarezza circa la posizione del partito. La vicenda, ammette, “ha creato delle divisioni nelle nostre comunità e talvolta anche nel nostro partito” e non dice cosa proporrebbe in caso di elezioni anticipate. Sembra però sostenere la scelta di realizzare comunque la Brexit, anche se in una versione molto più “soft”: “Abbiamo definito un piano di compromesso per cercare di riunire il paese attorno a un’unione doganale, una forte relazione nel mercato unico e la protezione delle normative e dei diritti ambientali sul lavoro. Continuiamo a credere che questa sia un’alternativa ragionevole che potrebbe tenere il paese unito”.