Bruxelles – Buone notizie per l’Europa, cattive notizie invece per l’Italia. In un contesto generale di riduzione della disoccupazione, nella Penisola i numeri tra marzo e aprile sono in crescita. Complessivamente ci sono 15,8 milioni di senza lavoro nel territorio dell’Unione europea, 12,5 milioni di quali nell’area dell’euro. Tra marzo e aprile però si è registrato un timido decremento (-108mila), mentre in Italia nello stessi periodo risultano cinquemila persone in più senza impiego (ora a quota 2.652.000). Un risultato messo in risalto dalla situazione in Francia, Germania e Spagna, le altre principali economie dell’eurozona: in questi Paesi le persone senza un lavoro sono diminuite.
Italia, in controtendenza, dunque. E la cosa è vera soprattutto per i giovani (under 25). Su suolo nazionale a non avere un lavoro erano 480mila a marzo, Eurostat ne consta 492mila ad aprile. Tutto questo in un contesto generale di miglioramente a livello comunitario (da 3.222.000 a 3.213.000 nell’Ue nello stesso periodo di riferimento). L’unico ‘contentino’ per l’Italia è che la disoccupazione giovanile francese è più alta, e in crescita come quella italiana. Ma non aiuta a risolvere i problemi interni.
In termini percentuali la situazione tricolore non cambia. Tasso di disoccupazione generale fermo al 10,2%, come a marzo. E’ il terzo tasso più alto dopo quello di Grecia e Spagna, l’ultimo in doppia cifra. Non a caso Eurostat cita proprio il Paese tra i casi con il più ato indice di senza lavoro, sia generale che giovanile (31,4%). Non una bella pubblicità.