Bruxelles – E’ Mario Furore, del Movimento 5 Stelle, il più giovane europarlamentare italiano tra quelli che siederà in Parlamento europeo a partire dal 2 luglio, quando si insedierà ufficialmente la nuova eurocamera. Classe 1988, foggiano, eletto nella circoscrizione Sud con quasi 32mila preferenze, un’esperienza politica tutta locale.
Nel 2014 e nel 2015 ha fatto parte del gruppo di lavoro su Democrazia Diretta, Tagli agli Sprechi e Legalità, temi centrali dell’agenda politica a cinque stelle. Nello stesso periodo ha lavorato al programma regionale del M5S necessario per partecipare alle elezioni regionali del 2015. Quindi, dal 2015, il salto in Regione, come assistente di Rosa Barone nel Consiglio pugliese. Barone, responsabile per lo Sviluppo economico, è anche a capo della commissione sulla criminalità organizzata.
Tra le altre attività, per conto della ‘sua’ consigliera Furore si è occupato della procedura legislativa del piano di sviluppo rurale (PSR), schema fondamentale per sbloccare i finanziamenti nell’ambito dei fondi strutturali europei. Un’attività, questa, che ha contribuito a sviluppare l’interesse personale di Furore per gli affari europei. “Proprio per il lavoro svolto finora, ho deciso di impegnarmi”, ha detto al Movimento a cinque stelle quando ha presentato la sua candidatura alle elezioni europee.
“L’Europa è più vicina ai nostri territori di quanto pensiamo”, spiega il più giovane dei prossimi europarlamentari italiani. Si tratta di “fondi indiretti, fondi strutturali e di investimento, tutti finanziati dalla Commissione europea ma gestiti dalle autorità locali nazionali, e che hanno l’obiettivo di attuare la politica regionale o politica di coesione riducendo le disparità economiche, sociali e territoriali tra le varie regioni europee”. Per questo “vorrei concretizzare la mia azione politica, di concerto con il Governo e le Regioni del Sud, al fine di migliorare i nostri territori e offrire una qualità di vita diversa per tutti i cittadini”.