Bruxelles – Regno Unito e Olanda sono gli aprifila di queste europee 2019. I due paesi votano per primi per i loro candidati all’Europarlamento, con gli olandesi che potranno recarsi al seggio tra le 7:30 di questa mattina fino alle 21, mentre per i britannici gli orari vanno dalle 7 ora locale (8 in Italia) alle 22.
Queste elezioni saranno forse tra le più strane mai viste dall’inizio di questa avventura europea, con il Regno Unito al voto nonostante si pensava sarebbe uscito dall’Unione a marzo di quest’anno. Di fatto ora si ci aspetta che i deputati che verranno eletti lascino il loro posto subito dopo che la Brexit avrà legalmente effetto, redistribuendo così i seggi tra i vai Stati membri in base al criterio di densità demografica e con l’Italia che guadagnerà 3 seggi in più rispetto ai 73 attuali. Nonostante tutto i cittadini dello stivale voteranno per tutti e 76 i candidati con i tre extra che entreranno solo nel momento in cui la Gran Bretagna uscirà definitivamente dall’UE.
Regno Unito che si trova a dover far fronte ad un dissenso popolare largo nei confronti dell’attuale governo e in particolare verso Theresa May, ritenuta colpevole di non essere riuscita a trovare un accordo per realizzare l’uscita dall’Unione. Un attrito che ricadrà probabilmente sui voti dati al partito Conservatore dato al suo minimo storico (7%), mentre il partito Brexit di Nigel Farage (apertamente anti-europeista) è dato in testa tra il 30 e il 37% dei voti, seguito dai Liberal-Democratici al 19% ed i Laburisti al 13.
Situazione poco confortevole per l’Europa anche in Olanda, dove il partito dell’euroscettico Thierry Baudet è dato in vantaggio rispetto ai liberali del primo ministro Marke Rutte.
Un inizio non particolarmente festoso per questo grande esercizio di democrazia dell’Unione europea, ma per sapere i risultati delle scelte di questi elettori dovremo aspettare la sera del 26 maggio. Giorno in cui inizieranno gli spogli dei voti. Nel frattempo si preparano Irlanda e Repubblica ceca che voteranno domani per le europee, mentre sabato, oltre al secondo giorno di votazione per i cechi, si aggiungeranno anche Slovacchia, Lettonia e Malta. I restanti paesi membri voteranno nella giornata di domenica.