Sfatate le previsioni della Commissione europea che lo dava in rialzo al 101,3%. Il governo di Rupo ha ceduto le suo quote della banca BNP Paribas Fortis e i crediti che gli doveva lo stesso esecutivo di Bruxelles per l’acquisto della sua sede, il Berlaymont
Il Belgio ha sfatato le previsioni della Commissione europea e ha mantenuto il suo debito sotto la soglia del 100% del Pil. Nell’area dell’euro restano sopra, e abbondantemente, solo Grecia (sotto programma di assistenza), Italia, Portogallo e Irlanda. Il ministro delle Finanze Koen Geens (CD&V) è riuscito a mantenere l’impegno preso con l’esecutivo di bruxelles che invece affermava che il debito sarebbe stato al 100,4% nel 2013, 101,3% nel 2014 e 101,0 nel 2015. la barra si è invece fermata, negli ultimi giorni dello scorso anno, a 99,7% permettendo, in questo modo, al Belgio di potersi candidare per uscire dalla procedura di infrazione comunitaria. Lo stesso premier Elio Di Rupo ha teittato entusiasta la notizia, come sempre sia in francese che in fiammingo: “La dette belge ramenée sous la barre des 100% du PIB”, “Staatsschuld opnieuw onder de 100%”.
Raggiungere questo risultato non è stato indolore e il governo ha dovuto cedere il 25% delle sue quote del capitale della BNP Paribas Fortis per 3,25 miliardi di euro la ‘bad bank’ della Fortis per un miliardo. In più alla stessa BNP Paribas Fortis e alla AG Insurance ha ceduto 18 anni di debito che la Commissione europea ha contratto col governo belga per l’acquisto della sua sede a Bruxelles, il palazzo Berlaymont: valore 636 milioni di euro. Insomma un bell’incrocio di debiti che ha portato però un buon risultato all’esecutivo di Di Rupo in questo inizio di 2014.
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