Roma – In 25 mila per dare forza a Greta. Tanti erano i ragazzi del “Friday for Future” scesi in piazza, a Roma, per incontrare la giovane attivista svedese che ha rimesso al centro dell’attenzione mondiale la lotta contro i cambiamenti climatici. Colorati, pieni di entusiasmo e armati di tanti cartelli, i giovanissimi arrivati da tutta Italia hanno animato la piazza e si sono alternati sul palco in attesa della nuova beniamina.
Niente partiti, niente bandiere, ma la politica non è fuori dalla piazza e le imminenti elezioni europee saranno decise almeno per una parte anche da questi giovanissimi, che voteranno per la prima volta. E sulle politiche ambientali e un nuovo modello di sviluppo sembrano avere le idee chiare, molto più di adulti elettori maturi.
“Ciao Roma è un onore essere qui”, Greta Thumberg come una star saluta la folla, ma è l’unica concessione al protagonismo, per ricordare subito che “solo in tanti si può cambiare e voi che siete qui dovete essere fieri”. “Negli ultimi sei mesi, milioni di studenti hanno scioperato ma niente è cambiato. Le emissioni stanno ancora aumentando, non c’è nessun cambiamento politico e per questo dobbiamo prepararci a lottare per lungo tempo, non basteranno settimane o mesi, ci vorranno anni”.
Tra 11 anni, alla scadenza dell’agenda dell’Onu che ha stabilito i target per lo sviluppo sostenibile, “noi tutti avremo tra i 20 e i 30 anni, ci hanno detto che è una bell’età ma non sono sicura che sarà così, perché hanno venduto a pochi ricchi il nostro futuro”.
Sul palco le testimonianze di decine di ragazzi da Taranto a Milano, da Palermo a Roma, Gran Bretagna e Germania, microfoni e musica alimentati con energia prodotta sul posto da un centinaio di biciclette pedalate da decine di volontari.
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Dai cartelli le risposte con la volontà di cambiare le abitudini, di seguire un modello diverso per mettere in salvo il pianeta. Ora, subito, perché non c’è più tempo.
“L’umanità – ha ricordato Greta, è a un bivio -. Noi siamo qui oggi perché abbiamo deciso da che parte stare. Aspettiamo che gli altri seguano il nostro esempio”. L’utopia torna in piazza, ed è un bene per tutti.