Il 2014 sarà l’anno delle elezioni europee e della presidenza italiana del Consiglio Ue. L’anno che verrà si preannuncia dunque ricco di appuntamenti e carico di interesse, ma l’anno che si chiude non è stato meno povero di avvenimenti. Eunews.it ha cercato di sintetizzare il 2013 dell’Unione europea con quelli che sono stati – a nostro giudizio – gli eventi più significativi tra i tanti che se ne sono succeduti. Una guida per riepilogare e capire – dalla A alla Z – per che cosa verrà ricordato l’anno europeo che volge al termine.
Agricolutura. Approvata la nuova Pac, la politica agricola comune, a cui andrà il 38,9% dei 960 miliardi di euro del nuovo bilancio settennale dell’Ue. Parlamento e Consiglio hanno chiuso un lavoro durato tre anni. La nuova Pac coprirà il periodo 2014-2020. Tra le principali novità uno schema per aiutare i giovani agricoltori con un contributo extra del 25% per i primi 25/90 ettari di terra, un taglio del 5% agli aiuti delle aziende che prendono più di 150mila euro all’anno, da redistribuire ai piccoli contadini, una distribuzione più equa degli aiuta tra gli Stati, e misure per assicurare che una parte dei terreni siano destinati obbligatoriamente a colture biologiche, diversificate o locali. Chi non lo farà andrà incontro a sanzioni, ma solo a partire dal 2016.
Banche. Il 2013 è stato l’anno dell’unione bancaria. Approvato e definito il meccanismo unico di supervisione, e trovata nelle ultime settimane un’intesa politica sul meccanismo unico di risoluzione delle crisi bancarie. I due pilastri del progetto di unione bancaria sono stati eretti. Il lavoro proseguirà negli anni a venire.
Croazia. E’ l’ultimo arrivato in Unione europea. L’1 luglio ha fatto il proprio ingresso nell’Ue, divenendo il ventottesimo Stato membro e segnando un nuovo passo nell’allargamento comunitario.
Deficit eccessivo. Quello che si chiude è l’anno che ha visto l’Italia uscire dalla procedura per deficit eccessivo. Il nostro paese esce dal “commissariamento” di Bruxelles e riacquista autonomia e libertà nella politica economica e di spesa. L’elevato livello di debito pubblico non consente però, al momento, di potersi avvalere della clausola per gli investimenti, in base alla quale le spese per le riforme e la competitività vengono conteggiate ma non calcolate nel deficit.
Eurozona. Il numero dei paesi con la moneta unica aumenta. Nel corso di quest’anno Commissione, Consiglio ed Eurogruppo, hanno dato il via libera all’ingresso della Lettonia a partire dall’1 gennaio. L’area euro si allarga, e diventa a diciotto.
Frontex. L’agenzia per il coordinamento delle politiche di controllo delle frontiere (Frontex, appunto) diventa il fulcro della nuova strategia europea di gestione dei flussi migratori in mare, dopo la tragedia di Lampedusa. La task force per il Mediterraneo annunciata dal commissario europeo per gli Affari interni, Cecilia Malmstrom, vedrà un ampliamento delle competenze e delle capacità operative dell’Agenzia per un Frontex europeo in grado di operare dalla Grecia alla Spagna.
Galileo. Galileo, il primo sistema di navigazione satellitare civile europeo, concorrente del Gps statunitense, entra in funzione e lo fa con successo. Il 25 luglio vengono accessi i primi quattro satelliti che trasmettono i primi segnali. Segnali trasmessi e ricevuti con successo. , al Centro Spaziale Telespazio ad Ortucchio nella piana del Fucino. Il programma Galileo, sviluppato da Unione europea ed Esa (Agenzia spaziale europea), è stato avviato nel maggio 2003 e ha visto oltre 9 miliardi di investimenti.
Horizon 2020. E’ il nuovo programma quadro europeo per la ricerca. Sostituisce il precedente programma settennale FP7, rispetto al quale ha un incremento del 30% delle risorse. Parlamento e Consiglio nel corso dell’anno hanno stabilito che Horizon 2020 avrà a dispozione 80 miliardi di euro per il settennio 2014-2020.
Irlanda. L’Irlanda esce dal programma di salvataggio della Troika (Commissione Ue-Bce-Fmi). E’ il primo dei paesi sotto programma ad annunciare l’uscita e senza bisogno di aiuti cuscinetto. Dal 2014 uscirà anche la Spagna. Dal 2008 al 2013 Dublino ha ottenuto prestito per 67 miliardi.
Jeroen Dijsselbloem. E’ il nuovo presidente dell’Eurogruppo dal 21 gennaio 2013, data della sua elezione ufficiale. Ministro delle Finanze olandese, ha rimpiazzato l’uscente Jean-Claude Juncker.
Kosovo. Il 28 ottobre 2013 il Consiglio ha avviato con il Kosovo i negoziati per l’Accordo di stabilizzazione e associazione, la cui firma e ratifica sono uno dei prerequisiti per diventare candidato ufficiale all’adesione all’Ue. Un fatto storico.
Lussemburgo. Il 2013 è un anno significativo per il Lussemburgo e per l’Unione europea. Nel piccolo granducato, tra i paesi fondatori dell’Ue, si chiude l’era Juncker, durata quasi vent’anni. Jean-Claude Juncker è stato primo ministro ininterrottamente dal 20 gennaio 1995 al 10 luglio 2013. Il suo partito ha vinto le elezioni, ma non ha trovato i numeri per formare la maggioranza. Juncker è diventato il leader dell’opposizione.
MFF. Nel 2013 viene approvato il nuovo Multiannual financial framework (MFF), il bilancio settennale dell’Unione europea. E’ il primo bilancio nella storia dell’Ue a prevedere tagli rispetto alle programmazioni precedenti. Per il periodo 2014-2020 l’Ue avrà 960 miliardi di euro in impegni e 908 miliardi di euro per i pagamenti. Il nuovo MFF scatterà dall’1 gennaio.
Neven Mimica. E’ l’ultimo commissario europeo nominato da Josè Manuel Barroso. Con l’ingresso della Croazia nell’Ue si è reso necessario assegnare una direzione generale anche ai croati. Per l’occasione il portafoglio della Salute e della Tutela dei consumatori è stato diviso: la Salute è rimasta al maltese Tonio Borg, la Tutela dei consumatori è andata a Neven Mimica, ventottesimo commissario.
OGM. Il 13 dicembre il Tribunale dell’Unione europea, con sentenza, ha annullato la decisione della Commissione europea che aveva dato la sua autorizzazione alla coltivazione della “Amflora”, un tipo di patata geneticamente modificata creata dal colosso industriale Basf. L’esecutivo comunitario l’aveva autorizzta nel 2010, ed era il primo ogm autorizzato nell’Ue.
Presseurop. Per il portale on-line che traduce in dieci lingue i quotidiani di tutta Europa e le notizie relative all’Unione europea il 2013 è l’anno nero. La Commissione europea decide di non fare un altro bando per il proseguimento del servizio e lascia Presseurop senza i fondi di cui aveva beneficiato negli ultimi 4 anni, e per la testata si apre la crisi. Ha chiuso il 20 dicembre per mancanza di fondi. E’ stata lanciata una petizione per permetterne la sopravvivenza.
Quesito referendario in Catalogna. Il 12 dicembre 2013 il presidente della Generalitat della Catalogna, Artur Mas, annuncia il referendum sull’indipendenza della Catalogna dalla Spagna per il 9 novembre 2014. L’Ue reagisce ricordando che in caso di secessioni da stati membri, i nuovi stati non sono considerati parte dell’Ue. La Catalogna, in sostanza, se opterà per l’indipendenza dovrà avviare i negoziati di adesione.
Riforme. I paesi membri iniziano a ragionare sui “Partenariati per la crescita, l’occupazione e la competitività”, accordi tra stati per premiare chi accelera le riforme. L’Italia è tra quelli che sostiene l’iniziativa. Nell’ultimo vertice del Consiglio europeo i leader si sono presi quasi tutto il 2014 per lavorarci. Una conclusione dovrebbe essere trovata a ottobre 2014.
Sigarette e Strategia per la macroregione alpina. Il 2013 è stato l’anno dell’approvazione della riforma della Direttiva sul tabacco e dall’accelerazione della macroarea che riguarda cinque paesi Ue (Austria, Francia, Germania, Italia, Slovenia) e due paesi extracomunitari (Liechtenstein e Svizzera). Entro giugno 2015 la strategia per la macroregione alpina dovrà essere messa a punto.
Turchia. Riprendono dopo tre anni i negoziati per l’adesione della Turchia all’Ue. Bloccati dal 2010, il 5 novembre 2013 è stato aperto ufficialmente il capitolo relativo alla politica di sviluppo regionale.
Ucraina. Il paese non firma l’accordo di associazione con l’Ue su pressioni russe, tra le polemiche e la rabbia delle istituzioni comunitarie e degli stati membri. “Le porte restano aperte”, ripetono tutti. Ma per il momento Kiev non varca la soglia.
Viktor Orban. Il primo ministro ungherese è quello che ha sfidato l’Unione europea, suscitando più di qualche perplessità e altrettante reazioni. L’11 marzo il parlamento magiaro approva la modifica della costituzione avanzata dal partito di Orban. Le nuove regole prevedono, tra le altre cose, la limitazione della libertà di espressione, la limitazione dei poteri della Corte costituzionale, la criminalizzazione dei senzatetto, il divieto per i laureati di cercare lavoro all’estero per dieci anni, il controllo della Banca centrale. L’Ue minaccia la sospensione dei fondi comunitari per Budapest, e Orban deve fare marcia indietro. Ma solo su alcune cose.
Wilfried Martens. L’ex premier belga e presidente del Partito popolare europeo (Ppe) muore il 9 ottobre 2013, all’eta di 77 anni. Alla guida del Ppe dal 1990, viene sostituito da Joseph Daul.
Xavier Bettel. Colui che chiude l’era Juncker in Lussemburgo. Il liberale Xavier Bettel, 40 anni, riceve l’incarico dal Granduca di formare il governo, e lo crea grazie all’alleanza con socialisti e verdi. Il 19 e 20 dicembre il suo primo vertice del Consiglio europeo, il primo del Lussemburgo senza Juncker dopo quasi vent’anni.
Youth guarantee scheme. E’ la garanzia per i giovani, fondo da sei miliardi di euro istituito dai leader europei a inizio 2013 in occasione dei negoziati sul MFF. A partire dall’1 gennaio l’Ue finanzierà programmi nazionali che promuovono l’ingresso degli under 25 nel mondo del lavoro.
Zona economica speciale. Di fatto la proposta dell’Ue a Israele e Autorità nazionale palestinese per una pace definitiva in Medio Oriente. Il consiglio Affari esteri del 16 dicembre annuncia che “l’Unione europea offrirà un pacchetto europeo economico e di sicurezza senza precedenti a entrambe le parti, nel contesto di un accordo finale”.