Bruxelles – La magistrata rumena Laura Codruta Kövesi, uno dei candidati favoriti a guidare la futura Procura europea (è la persona indicata dal Parlamento europeo) è stata incriminata a Bucarest per corruzione da una nuova unità giudiziaria istituita dal governo locale, che ha sempre osteggiato la sua nomina. Kövesi in realtà è considerata come un simbolo della lotta alla corruzione, con numerosi procedimenti verso membri della maggioranza al governo.
“È un modo per zittirmi, per molestare quelli che lavorano nel sistema giudiziario che hanno fatto il loro lavoro”, ha detto ieri ai giornalisti, prima di avere il divieto di parlare con la stampa e di lasciare il paese, come sottolinea l’eurodeputata dei Verdi Ska Keller: “Solleva molti dubbi che una nuova unità giudiziaria direttamente controllata dal governo accusi Laura Kövesi di corruzione: la costituzione di questa unità particolare è contraria alla separazione dei poteri e allo stato di diritto, come affermato dalla Commissione di Venezia. Il governo rumeno deve consentire indagini indipendenti e piena trasparenza sul caso, e vietarle di parlare con i media è totalmente sproporzionato”.
La procura europea dovrebbe essere operativa entro il 2020. Sarà un organismo indipendente responsabile della lotta ai reati contro gli interessi finanziari dell’UE, come la corruzione e le frodi IVA transfrontaliere.
Kövesi è accusata di aver commesso “abusi” nelle sue indagini che hanno portato alla condanna di decine di funzionari eletti a livello locale e nazionale, e il governo lo scorso anno è riuscita a rimuoverla dalla guida dell’Ufficio della Procura anticorruzione (DNA) .
La procedura di nomina definitiva è in fase di negoziazione tra il Parlamento europeo e i governi dell’UE, e Kövesi “è ancora il candidato ufficiale del Parlamento europeo per la Procura – conferma Keller – e continuiamo a sostenerla sulla base della presunzione di innocenza. La situazione in Romania è ancora estremamente preoccupante e continueremo a monitorarla da vicino”, conclude l’eurodeputata, che è anche uno dei due candidati del Verdi alla guida della Commissione europea.