“Basta andare su Amazon a comprare il libro ‘Giulio Andreotti e l’Europa’ e vedere quanto è alto il volume per rendersi conto di quanto fosse europeista”. Lorenzo Cesa, uno dei capi delegazione italiana del PPE in Parlamento europeo, ricorre ad un esempio ‘giovane’ per far capire l’importanza del ‘grande vecchio’ della politica, non solo italiana. Perché, spiega a Eunews, “è stato l’uomo politico che più di tutti ha saputo seguire le scelte di De Gasperi, le scelte dell’Europa e dell’Alleanza atlantica”. Per il ruolo giocato nella costruzione del progetto comunitario Cesa ha voluto ospitare in Parlamento europeo un incontro per ricordare Andreotti, in occasione del centesimo anno dalla nascita di quello che non esita a considerare pubblicamente “un grande statista indiscusso per l’Italia”.
Eunews: “In cosa risiede l’importanza di Andreotti per l’Europa?”
Cesa: “Andreotti fu un forte sostenitore dell’Unione europea, dall’inizio alla fine, fino al vertice che prodotto il trattato di Maastricht. E non ha mai cambiato idea sull’Europa. Altra cosa importante, pur essendo uomo di parte, Andreotti lavorava perché le parti parlassero. E’ stato così in Europa, è stato così fuori dall’Europa. Andreotti aveva la capacità di dialogare con tutte le sponde del Mediterraneo. Pur senza mai svendere i diritti di Israele, Andreotti non smise di costruire relazioni col mondo arabo”.
E: Ha voluto ricordare l’impegno di Andreotti per l’Europa. Come riportare oggi questo spirito al centro del progetto europeo?
C: “Con la concretezza nell’azione politica. L’Europa deve dare risposte concrete ai cittadini e alle lore necessità. Penso in particolare alla disoccupazione e alla necessità di creare lavoro. Penso ai giovani e a quanti sono a rischio esclusione sociale. Dobbiamo ascoltarli e offrire loro risposte concrete. Un altro modo per rivitalizzare quello che ero lo spirito di Andreotti è la difesa dei valori. Dobbiamo difendere i valori su cui l’Europa è costruita, perché senza questi valori non è possibile costruire l’Europa”.
E: Come si sconfigge il populismo?
C: “Credo nel modo che ho appena detto: con la concretezza, con le azioni concrete. Sono certe che sia questo il modo. A maggio la vera sfida sarà tra chi guarda al futuro e chi no. Noi guardiamo al futuro con ambizione, ma c’è chi vi guarda con paura. Se diamo risposte a queste paure, sconfiggeremo i populisti”
E: Cosa possiamo aspettarci da queste elezioni europee?
C: “Aspettiamo il voto. Quello che è certo è che il PPE continuerà a giocare un ruolo chiave, checché ne dicano i populisti”.