Bruxelles – L’invito ufficiale c’è stato, alla fine. Greta Thunberg però in Parlamento europeo non ci sarà, perché impegnata nelle sue campagna per il clima. La giovane attivista, vera e propria icona del movimento contro i cambiamenti climatici, è stata invitata dai gruppi dei socialdemocratico (S&D), Verdi e della Sinistra unitaria (GUE) alla prossima sessione plenaria, dove una parte dell’Istituzione comunitaria ha deciso di porre la questione della sostenibilità e delle politiche ecologiche al centro dell’agenda politica europea.
La sedicenne svedese è già stata accolta a Bruxelles con tutti gli onori di un leader politico in occasione della sessione plenaria del Comitato economico e sociale europeo, e i deputati europei volevano dedicarle un altro ricevimento di alto livello. Una quindicina di giorni fa l’ufficio di presidenza del Parlamento (dove sono presenti tutti i gruppi politici) aveva invece rifiutato un invito che Thunberg aveva chiesto. O meglio, si erano opposti PPE, EFDD, ECR, ma non i tre gruppi decisi a far venire in Parlamento i giovani attivisti.
L’invito non è del Parlamento ma dei parlamentari, quindi. Non sarà possibile avere i giovani in Aula, e oltretutto Greta Thunberg non verrà. E’ impegnata a preparare lo sciopero mondiale per il clima (Global Strike For Future), previsto per il 15 marzo, e ha fatto sapere di non essere intenzionata a prendere l’aereo per andare a Strasburgo. Scelta sostenibile, oltretutto nei confronti di quanti le avevano già chiuso le porte in faccia.
S&D, Verdi e Gue restano determinati a ospitare i giovani attivisti, e mercoledì alle 11:30 la sala stampa di Strasburgo è già stata riservata per loro, e loro soltanto. Non sono previsti parlamentari europei, i quali hanno preferito lasciare spazio e parola agli ospiti, visto che non avranno modo di poterlo fare in Aula.