Bruxelles – Un buco nero. Sono finiti lì circa 190 milioni di dollari in criptovaluta dopo che il fondatore della società di gestione è improvvisamente morto portando con sé, a quanto pare, la password per accedere al sistema e permettere ai proprietari della moneta virtuale di utilizzare i propri depositi.
La sventura è capitata agli investitori in QuadrigaCX, la più grande borsa di criptovaluta del Canada, dopo che il fondatore, Gerald Cotten, è morto improvvisamente in India nel dicembre scorso a causa del degenerare improvviso si una malattia cronica.
Secondo i calcoli effettuati il patrimonio al momento irraggiungibile è di circa 250 milioni di dollari canadesi, pari a circa 190 milioni di dollari Usa.
“L’inventario della criptovaluta di Quadriga è diventato non disponibile e parte di esso potrebbe essere perso”, ha però ammesso Jennifer Robertson, la vedova di Cotten.
La Canadian Imperial Bank of Commerce (CIBC) ha deciso di congelare 28 milioni di dollari di attività detenute da Quadriga dopo aver ammesso di non essere in grado di identificare i veri proprietari dei fondi.
Robertson, che sta ricevendo minacce di morte e ovviamente varie proteste, ammette di avere accesso al portatile di Cotten ma dice di non essere in grado di aprirlo perché non ha la password e non riesce a trovarla da nessuna parte. La signora si è anche rivolta ad un esperto, ma senza risolvere il problema.
Nonostante la morte di Cotten il fondo ha però accettato versamenti fino al 26 gennaio, per poi sospenderli e il 31 QuadrigaCX ha presentato una richiesta di protezione dei creditori presso la corte suprema della Nuova Scozia.