Bruxelles – La Commissione rivedrà le stime di crescita per tutti gli Stati membri. Lo anticipa il commissario per gli Affari europei, Pierre Moscovici, a margine dei lavori dell’Ecofin. Nel suo aggiornamento alle prospettive economiche globali (World Economic Outlook), il Fondo monetario internazionale (FMI) ha rivisto al ribasso le stime di crescita per l’Italia, attese per quest’anno allo 0,6%. Un dato inferiore all’1% previsto dall’esecutivo comunitario, che nelle prossime settimane (7 febbraio, ma da confermare) presenterà la previsioni economiche d’inverno. Quella sarà l’occasione per tornare ad esprimersi sulle performance economiche degli Stati dell’Unione europea.
Moscovici non si sbilancia, e non dice come e quanto potranno essere viste le stime. Quel che è certo è che per l’occasione “rivedremo le previsioni di crescita non solo per l’Italia, ma per l’Europa”. L’impressione è che dopo il FMI anche Bruxelles possa davvero riconsiderare quanto deciso a novembre. “Il fondo monetario è un’istituzione seria”, sostiene il commissario francese. E se il Fondo taglia le previsioni di crescita forse ha ragioni per farlo, questo il retropensiero inespresso di Moscovici.