Roma – “Europea. Parlano i fatti” è il nome dell’iniziativa lanciata per promuovere un dibattito informato sui temi europei da alcuni dei principali istituti di ricerca, think tank e enti italiani: IAI, ISPI, Centro Studi sul Federalismo, CeSPI, ECFR Italia, Villa Vigoni e Formiche.
L’obiettivo, spiega una nota, è fornire informazione puntuale e indipendente sulle istituzioni e le politiche dell’Unione europea e sui rapporti tra l’Italia e l’Europa, anche per accompagnare il dibattito pubblico dei prossimi mesi verso le elezioni europee di maggio 2019.
La circolazione di informazioni puntuali sui temi europei, spiegano i protagonisti del progetto, è il presupposto per confronti equilibrati attraverso i quali dare voce all’Italia sul futuro dell’Europa, in difesa del dialogo multilaterale, dei diritti fondamentali e del libero commercio come capisaldi del mondo libero, sicuro e sostenibile nel quale vogliamo vivere.
Una piattaforma on-line (www.europeainfo.eu) con schede di approfondimento, video-interviste, commenti sulle vicende d’attualità sono i primi prodotti di “Europea” per “fare parlare i fatti” in modo semplice e contribuire a un dibattito meglio informato su cosa significhi essere Italia in Europa.
Il progetto si avvale delle competenze dei diversi istituti e punta a creare sinergie tra molte azioni in atto o in divenire, di cui vuole essere un potenziale moltiplicatore. Non avrà verità da vendere, ma proverà a raccontare il rapporto tra Italia e Europa, coinvolgendo un ampio gruppo di personalità esperte in Italia e all’estero, oltre a giovani ricercatori e cittadini interessati a approfondire le politiche europee. È aperta alla partecipazione di altri centri studi, associazioni, movimenti, a partire dal Movimento europeo.
La campagna d’informazione si muoverà all’inizio principalmente sul web, ma poi anche attraverso i media tradizionali e con alcuni incontri sui territori, nelle scuole e nelle università italiane. Protagonisti saranno soprattutto i giovani e una rete di “volontari digitali” di ogni età determinati a promuovere attraverso i social network un confronto civile e indipendente sulla realtà europea. Il progetto è coordinato da Marco Piantini.