Bruxelles – Sulla manovra non si tratta più di tanto. “Le modifiche alla legge di bilancio dovranno essere sostanziose, non marginali”, tuona il commissario per l’Euro e i mercati finanziari, Valdis Dombrovskis. Il governo italiano e la Commissione europea stanno discutendo su politiche economiche e obiettivi di spesa, nell’auspicio tutto nazionale e anche molto sovranazionale che uno scontro possa essere scongiurato e con esso un qualche scossone all’Area euro. Da Roma sono arrivati segnali di intenzioni di passi indietro, qualche concessione alle richieste dei partner europei, ma tutta da vedere. Da Bruxelles non si cambia posizione, non per ora almeno.
“La situazione la conoscete tutti”, continua Dombrovskis in conferenza stampa. “All’Italia veniva richiesto un aggiustamento strutturale dello 0,6%, e invece secondo le sue previsioni produrrà un peggioramento dello 0,8%, per uno scostamento dell1,4% degli obiettivi di correzione” del deficit. Praticamente si ripete quanto detto fin dall’inizio. Non è cambiato nulla nelle argomentazioni di Dombrovskis e di conseguenza della Commissione che rappresenta e a nome della quale parla. Che non si faranno sconti all’Italia era stato messo in chiaro sin dall’inizio. Rispetto ad allora nulla sembra essere cambiato.