Bruxelles – Basta perdite di tempo per capire cosa contiene un alimento, basta con lo studio minuzioso degli ingredienti scritti sulla confezione: l’Europa è pronta alla rivoluzione delle etichette, dove tra un anno potrebbe diventare obbligatorio apporre le diciture ‘non vegetariano’, ‘vegetariano’ o ‘vegano’. La Commissione europea ha registrato l’iniziativa dei cittadini (Ice) in materia, presentata proprio per superare il percorso a ostacoli che chi non mangia carne deve sostenere tra gli scaffali dei supermercati.
L’iniziativa dei cittadini per una legislazione in materia sarà ufficialmente depositata il 12 novembre, e a partire da quella data inizierà l’anno di tempo previsto per raccogliere un milione di firme. Se si raggiungerà la soglia di sottoscrizioni richieste da almeno sette Stati membri diversi dell’Ue, la Commissione europea valuterà se proporre una legislazione per nuove indicazioni in etichetta. Il collegio dei commissari per il momento si è limitato a valutare solo l’ammissibilità della proposta dei cittadini europei. Tutto dunque è rimandato all’anno prossimo. Intanto l’Ue accoglie i primi appelli dei non amanti della carne, dimostrandosi veggie-friendly.
Ci sono almeno 30 milioni di cittadini che non mangiano carne e prodotti animali in tutto il territorio dell’Ue, stando ai numeri della rete dell’Unione vegetariana europea (Evu), che raccoglie le associazioni che promuovono l’alimentazione alternativa a quella animale. Vuol dire che c’è almeno un 6% della popolazione dell’Unione europea che sposa questa filosofia di vita. I numeri per costringere la Commissione a lavorare alle nuove indicazioni in etichetta ci sono, almeno sulla carta. La parola agli europei.