Bruxelles – Pierre Moscovici non si presenterà come Spitzenkandidat del Partito socialista alle prossime elezioni europee perché ritiene che manchino le condizioni per farlo con il suo partito in Francia, ci sono, spiega “profondi disaccordi” sulla politica europea.
Lo annuncia lui stesso rendendo nota questa mattina a Bruxelles una lettera inviata al presidente del Pse Sergei Stanishev, dopo l’intenso discorso pronunciato ieri a Parigi, che, al contrario, sembrava lasciar intravedere una sua volontà di correre alla guida della Commissione europea attraverso il sistema dello Spitzenkandidat, il leader “unico” del Pse a livello europeo.
“Come ho sempre detto – spiega il commissario europeo agli Affari economici, lo Spitzenkandidat dovrebbe essere eletto prima di tutto nel suo paese, questo per me è un principio democratico fondamentale. Purtroppo – rimarca però – sono giunto alla conclusione che non sono state soddisfatte le condizioni politiche per condurre una campagna in Francia per il Partito socialista francese, a causa di profondi disaccordi con la sua linea politica e la sua strategia per l’Europa: in questo contesto, non mi è possibile considerare una candidatura a guidare la famiglia socialista europea”.
In linea con gli impegni presi a Parigi Moscovici sottolinea che “questa non è la fine del cammino: l’Europa ha bisogno di proposte nuove e ambiziose, continuerò a portare avanti l’agenda politica per la quale ho combattuto come commissario, a lavorare su queste proposte e ad esprimerle con forza, prendendo parte ovviamente nella prossima campagna all’interno della nostra famiglia politica”.
#Européennes2019: « Je ne serai pas candidat pour le #PS. Je reprends ma liberté et me battrai avec mes amis socialistes européens pour sauver l'Europe, dans un moment tragique » – mon interview @lemondefr #Europe #PSE #socialdémocratie https://t.co/r7j9b58mwP
— Pierre Moscovici (@pierremoscovici) October 4, 2018
Secondo Moscovici, “c’è un futuro per la Sinistra. Le idee progressiste sono il futuro. Questi sono tempi difficili: le aspettative dei cittadini sono alte ed i pericoli per l’Europa che conosciamo sono senza precedenti. Più che mai, è attraverso incontro e attraverso le idee che possiamo sperare che la nostra visione dell’Europa emerga vittoriosa. Mi dedicherò – conclude la lettera – a questa lotta con determinazione ed entusiasmo”.