Bruxelles – Il 12 settembre il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker terrà il consueto discorso annuale sullo Stato dell’Unione davanti al Parlamento europeo. Ci ha lavorato durante le vacanze e continuerà domani e venerdì con i suoi commissari in un seminario a porte chiuse, “senza telefoni che squillano”, ha detto il suo portavoce Margaritis Schinas.
Sarà l’ultimo discorso, visto che la Commissione terminerà il suo mandato il 31 ottobre del 2019, giusto un mese dopo la data tradizionale dell’appuntamento? Probabilmente sì, ma non è detto. Schinas ha sottolineato come, ovviamente, il prossimo sarà l’ultimo discorso sullo Stato dell’Unione davanti a questo Parlamento, che sarà rinnovato alla fine del prossimo maggio. Per quanto riguarda il 2019 Juncker si mette “come sempre a disposizione del Parlamento”. Dunque il presidente della Commissione è pronto ad un nuovo appuntamento il prossimo anno, ma non lo chiederà lui, e si mette a disposizione dei futuri deputati.
Schinas non ha voluto fare alcuna anticipazione sui contenuti, limitandosi a dire che “quando si ha un mandato politico lo si deve iniziare in maniera forte e lo si deve terminare in maniera forte”, e che chi lo ascolterà “non avrà da lamentarsi” sul livello dell’intervento. “Non dirà solo qual che abbiamo ancora sul tavolo, ed è tanto, ma – ha aggiunto Schinas – illustrerà anche la situazione, e commenterà i risultati dell’ultimo Consiglio europeo, con una attenzione alle prossime elezioni europee. Sarà un discorso interessante”.