Bruxelles – Il ministro dell’Ecologia francese si è dimesso perché il governo lo ha “lasciato solo”. Nicolas Hulot, uno dei membri del governo più popolari, parlando a France Inter ha annunciato: “Ho deciso di lasciare il governo”, spiegando la scelta con i “piccoli passi” che è riuscito a fare sul clima e sui temi ambientali da quando è nato l’esecutivo francese come ministro della Transizione ecologica e solidale sotto la presidenza di Emmanuel Macron.
“Ho preso per la decisione più difficile della mia vita – ha dichiarato Hulot -. Non voglio mentire a me stesso, non voglio illudermi che la mia presenza al governo significhi che siamo all’altezza della sfida e dunque ho deciso di lasciare”, dopo aver riflettuto per alcuni mesi.
Il portavoce del governo, Benjamin Griveaux, ha espresso “rammarico” per la decisione, “rendendo omaggio” al lavoro fatto da Hulot in questi mesi. Ma ha anche polemizzato con l’ex ministro, il quale ha annunciato la sua decisione al canale radio France-Inter prima di parlarne con il primo ministro o con il presidente della Repubblica: “Penso che la più elementare delle cortesie sarebbe stata avvertire il presidente della Repubblica e il primo ministro”, ha detto Griveaux.
Hulot è un giornalista e ambientalista che, secondo quanto scrive scrive Le Monde, si è trovato in questi 14 mesi di governo a dover subire decisioni contrarie alle sue posizioni, nonostante qualche successo più che altro simbolico, come l’abbandono del progetto dell’aeroporto di Notre-Dame-des-Landes o il divieto dell’estrazione di idrocarburi in Francia entro il 2040 e il divieto dell’uso del glifosato in agricoltura. Ma Hulot ha anche dovuto subire il rinvio della riduzione della quota di energia nucleare per la produzione di elettricità, o l’entrata in vigore del Ceta, l’accordo commerciale tra Unione Europea e Canada.