Bruxelles – Nessuna scusa e nessuna indulgenza. Per chi ha i conti in disordine e non è in grado di fare le riforme strutturali che si è impegnato a portare avanti, è tempo di procedure per squilibri eccessivi. A chiedere la linea intransigente la Bce, nel bollettino economico di agosto. La Banca centrale europea si sofferma sulle raccomandazioni specifiche per Paese della Commissione europea, approvate dal Consiglio. Qui si vedono ritardi che rischiano di minare fiducia e tenuta dell’Eurozona, e si chiede di intervenire nei confronti di Stati membri. Quali? Quelli “più vulnerabili”, quelli “con squilibri macroeconomici eccessivi”. Sull’Italia, con il secondo debito pubblico più alto dei Paesi con la moneta unica, potrebbe quindi abbattersi la scure del ‘commissariamento’ europeo.
Il ragionamento dell’Eurotower è il seguente. L’uso “pieno ed efficace di tutti gli strumenti disponibili” nell’ambito della procedura per gli squilibri macroeconomici, compresa la procedura per gli squilibri eccessivi, come braccio correttivo, “potrebbe contribuire” a sostenere i recenti miglioramenti ciclici mediante misure strutturali che rafforzano la capacità di ripresa economica e il potenziale di crescita sul medio termine. La procedura per gli squilibri eccessivi, “che finora non è ancora stata attivata”, è essenzialmente volta a garantire una maggiore trazione per l’attuazione di politiche macro-critiche nei paesi più vulnerabili. Per la Bce, “dal momento che si è dimostrato difficile rinvigorire il ritmo delle riforme strutturali nell’ambito del braccio preventivo della procedura di squilibrio macroeconomico, sembra che vi sia un forte motivo per applicare il a procedura per gli squilibri eccessivi a tutti i paesi con squilibri macroeconomici eccessivi”, Italia inclusa.
E’ convinzione della Bce che l‘applicazione della procedura per gli squilibri eccessivi garantirebbe la credibilità e la massima efficacia della procedura per gli squilibri macroeconomici. Vuol dire che si darebbe forza anche alle regole comuni fin qui concordate e promosse.
Il messaggio politico che arriva da Francoforte è una chiara indicazione per il governo Conte, chiamato a lavorare alla legge di bilancio, attesa a Bruxelles al più tardi entro il 15 ottobre, secondo le regole previste dal patto di stabilità e crescita. I membri dell’esecutivo italiano hanno annunciato l’intenzione di promuovere politiche che si discostano dagli impegni assunti in precedenza con l’Europa e con le regole comuni. La Commissione europea attende le carte, e ricorda che ci sono delle regole chiare. Conteranno i documenti che verranno messi a punto e inviati a Bruxelles. Intanto la Bce avverte: l’Italia è un sorvegliato speciale, e potrebbe diventarlo ancora di più.