Bruxelles – Mentre in Grecia il “più terribile incendio dell’ultimo decennio” sta devastando la regione dell’Attica e ha già ucciso 60 persone, l’Ue e gli Stati membri si stanno organizzando per intervenire, ha fatto sapere la Commissione europea martedì.
L’annuncio è arrivato dopo che, nei giorni scorsi, l’Ue ha messo in atto una massiccia mobilitazione per aiutare la Svezia a domare i fuochi stanno distruggendo migliaia di ettari boschivi. Lunedì, anche la Lettonia ha chiesto aiuto all’Unione per lo stesso motivo.
L’Unione europea ha “ricevuto la richiesta per attivare il Meccanismo di protezione civile da parte della Grecia ieri sera”, cui hanno fatto seguito le rapide offerte di aiuto da parte di “Spagna, Cipro e Bulgaria”, ha reso noto l’esecutivo comunitario.
Al momento, Cipro sta inviando 60 pompieri e un aereo da trasporto miliare, mentre due Canadair sono partiti dalla Spagna. La Bulgaria, a sua volta, sta mandando materiale e personale. Anche la Turchia ha offerto il suo aiuto, nonostante le frizioni in atto con Atene per la questione cipriota.
Nel frattempo Il commissario per la Gestione delle crisi Christos Stylianides è volato in Grecia “per incontrare le autorità locali della protezione civile” e “coordinare l’assistenza Ue già in atto”.
Insieme alle autorità greche e agli Stati che hanno offerto il loro aiuto, ha annunciato Stylianides, “stiamo lavorando 24 ore su 24 per aiutare i coraggiosi primi soccorritori e i servizi di emergenza che lavorano instancabilmente per aiutare coloro che hanno bisogno”.
Nella mattina di martedì, il presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker aveva promesso, in una lettera indirizzata al primo ministro greco Alexis Tsipras, che l’Unione avrebbe fatto “tutto il possibile” per aiutare la Grecia e portare aiuto “oggi, domani e per tutto il tempo richiesto”.
Dopo essere divampato nel tardo pomeriggio di lunedì, il fuoco continua a devastare foreste, abitazioni e infrastrutture sulla costa orientale dell’Attica, una zona turistica non lontano da Atene.
Secondo le autorità locali, sono almeno 60 le vittime e 556 le persone rimaste ferite, mentre nel villaggio di Mati, il più colpito dall’incendio, i soccorritori hanno trovato sinora 26 corpi di adulti e bambini vicino alla spiaggia.
“Faremo quanto è umanamente possibile per controllare l’incendio”, ha detto il primo ministro Alexis Tsipras ai giornalisti, spiegando che tutti i soccorsi disponibili sono stati mobilitati, è stato dichiarato lo stato di emergenza nella regione, e che una richiesta di aiuto internazionale è stata emanata.
L’appello greco all’Unione è solo l’ultimo di una serie di richieste di aiuto provocate da diversi incendi causati – si ipotizza – dalle ondate di calore che si stanno abbattendo sull’Europa.
Nei giorni scorsi, la Commissione europea aveva già mobilitato quello che è stato definito come un livello di impegno “record”, per aiutare la Svezia a combattere i fuochi boschivi senza precedenti che si erano diffusi sul territorio.
In un documento pubblicato lunedì, il Centro di coordinamento della risposta alle emergenze dell’Ue ha reso noto che 7 aeroplani, 7 elicotteri 60 veicoli e 340 pompieri sono stati offerti da Italia, Francia, Germania, Lituania, Danimarca, Portogallo, Polonia e Austria per prestare soccorso a Stoccolma.
Lunedì, secondo il servizio di emergenza SOS Alarm, 27 incendi diversi erano ancora in atto, mentre domenica il fuoco ricopriva 25.000 ettari di territorio.
Nessun Paese è immune al cambiamento climatico
In merito cause degli incendi in Svezia e in Grecia, l’ipotesi più accreditata è quella di motivi legati al caldo eccessivo – anche se per la Grecia non è esclusa una possibile matrice dolosa.
Nei giorni scorsi Stylianides aveva affermato che gli incendi in Svezia mostrano che “il cambiamento climatico è reale e che nessun Paese è immune”.
Commentando l’idea del collegamento tra riscaldamento globale e incendi, la Commissione europea ha dichiarato martedì: “Per quel che riguarda gli incendi boschivi, stiamo vivendo una situazione senza precedenti”.
Le reazioni
Condoglianze e espressioni supporto alla Grecia e alla Svezia sono arrivate, in queste ore, anche da parte di esponenti delle istituzioni Ue.
Il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk si è detto in un tweet molto “rattristato dai tragici incendi boschivi in Grecia”. “L’Europa starà vicina ai suoi amici greci in questi momenti difficili. L’aiuto sta arrivando da diversi Paesi europei”, ha aggiunto il numero uno del Consiglio Ue.
Il presidente dell’Europarlamento Antonio Tajani, ha espresso la “solidarietà dell’Unione europea “ e del Parlamento che è “al fianco del popolo greco”, mentre “la solidarietà europea è in azione”.
“Sono rattristato nel vedere le immagini provenienti dalla Grecia – ha dichiarato Manfred Weber, presidente del gruppo Ppe del Parlamento europeo – che ha espresso la sua a “più profonda solidarietà alle vittime degli incendi della Grecia e alle loro famiglie e amici.
“Anche gli incendi boschivi in Svezia mostrano che la solidarietà europea è più importante che mai di fronte a disastri come questi “, ha aggiunto Weber.
Guy Verhofstadt, il numero uno del gruppo politico Alde, ha scritto su Twitter: “I paesi dell’Ue hanno risposto con incredibile solidarietà alle fiamme che infuriano in Svezia e spero che l’Europa si unisca per aiutare la popolazione della Grecia in questo momento difficile”.