Dal drone che impara da solo a svolgere lavori di casa guardando i movimenti degli umani al “pattugliatore” che gira per gli uffici controllando che tutto sia in ordine. Ecco il futuro targato Ue
Un robot che “impara da solo” a svolgere alcuni lavori di casa effettuando ricerche online e osservando i movimenti umani, una sedia a rotelle intelligente che riconosce da sola gli ostacoli, un braccio elettronico per la chirurgia di precisione, un robot ‘pattuglia’ ed uno fabbricatore di scarpe. Questi i 5 principali progetti di ingegneria dell’automazione finanziati dall’Unione europea e che saranno celebrati, assieme a molti altri, dal 25 novembre all’ 1 dicembre. Per il terzo anno consecutivo, in tutti i Paesi dell’Unione europea ha il via la ‘settimana della robotica’, un evento che celebra i migliori progetti finanziati dall’Ue nel settore dell’ industria robotica. Quest’anno, sono 5 i principali progetti con capacità assolutamente futuristiche.
Preparare una ricetta, pulire casa, spostare da un posto all’altro materiale non sono capacità particolarmente rivoluzionarie in un mondo ormai abituato all’uso quotidiano della tecnologia per molte delle faccende quotidiane. Ma quando è il robot stesso ad impararle, da solo, semplicemente studiando e riproducendo i movimenti umani, effettuando ricerche online e rielaborando le informazioni, è tutt’altra cosa. Il primo progetto ‘Robohow’ mira proprio a capire quanto un robot può “capire” da solo per svolgere attività che altrimenti dovrebbe fare l’uomo.
Il secondo, RADHAR, cerca di aiutare tutti coloro che si muovono attraverso l’uso di sedie a rotelle a riconoscere più facilmente ostacoli e aiutarli nei loro movimenti quotidiani sia in luoghi chiusi che all’aperto. Il consorzio che guida il progetto è formato da ricercatori di diversi Paesi europei, tra cui l’Italia ed è supportato dalla Commissione europea attraverso finanziamenti pari a circa 9,6 milioni di euro.
Stiff-Flop è il terzo robot presentato dalla Commissione ed è un progetto che prevede di applicare le capacità di un braccio elettronico estremamente flessibile alla medicina ed alla chirurgia di precisione. Il braccio elettronico si ispira ai movimenti della proboscide dell’elefante ed alle capacità di raggiungere anche i luoghi più stretti ed angusti dei tentacoli delle piovre. La sua principale caratteristica è la capacità di mutare la sua consistenza rendendosi più duro o più morbido in base alla natura del tessuto con cui ha a che fare, in modo da evitare di danneggiarlo.
Il progetto Robofoot mira a creare un dispositivo tecnologico che supporti l’industria delle scarpe nello svolgimento di mansioni di precisione per cui le capacità tecnologiche possono risultare utili là dove l’errore umano è più probabile oltre che a velocizzare l’intera catena produttiva.
Il progetto STRANDS, infine, si propone di sviluppare robot “pattugliatori” che analizzano l’ambiente ricoprendo quanto più spazio possibile in un arco tempo sempre più limitato. La sfida è quella di elaborare robot sempre più capaci di muoversi autonomamente nello spazio che muta nel corso del tempo. Essi saranno messi alla prova inizialmente in alcune case di cura in Austria, per aiutare il personale di servizio e in alcuni uffici di una compagnia di sicurezza nel Regno Unito.
Marco Frisone