Roma – Al Movimento 5 stelle l’Austria piace meno che a Salvini. Se il leader leghista e ministro degli Interni ha stretto insieme con il collega tedesco Horst Seehofer l’asse dei volenterosi con Vienna, gli alleati di governo pentastellati sono più freddi nei confronti dell’attuale presidenza di turno dell’Ue. “Alcuni degli obiettivi della presidenza austriaca sono prioritari anche per l’Italia, ma abbiamo ancora molte perplessità e critiche sulle attuali politiche migratorie”, dice il presidente della Commissione Politiche Ue della Camera, Sergio Battelli, intervenendo a un incontro sulle priorità di Vienna per l’Europa.
Quelle “italiane sono le frontiere esterne dell’Ue e come tali dobbiamo imparare a trattarle e considerarle”, incalza il deputato del M5s. Battelli esprime “speranza e ottimismo” circa “le rassicurazioni sul sostegno che verrà garantito all’Italia”. Tuttavia, a far da contraltare, c’è “la nostra forte preoccupazione per azioni unilaterali, e in alcuni casi non proporzionate, che da anni incrinano l’essenza del sistema di Schengen” per la libera circolazione, “che per noi è una colonna portante”.
Il parlamentare pentastellato assicura che, con il governo M5s-Lega, l’Italia continuerà “a chiedere di passare a un sistema di responsabilità totalmente condivise” sulla gestione ei flussi migratori, e “a un’equa suddivisione dei compiti”. L’obbiettivo finale è “una gestione europea non emergenziale ma strutturale” del fenomeno, indica Battelli, ma ad oggi continua a essere un miraggio.