Bruxelles – “Noi del Partito socialista europeo (Pse) siamo convinti europeisti ma non ci piace un’Europa come quella attuale che è asolidale sul tema dei migranti e che ancora non fa passi avanti verso il completamento della governance dell’Eurozona”. Lo dichiara il senatore del Pd Gianni Pittella a margine della presentazione di oggi a Bruxelles, moderata dal direttore di Eunews Lorenzo Robustelli, del suo nuovo libro “Il più bello dei mari è quello che non navigammo: per una politica autentica e appassionata”, edito da Rubettino Editore.
“Il Pse deve battersi per un’Europa nuova contro i populismi e gli estremismi”, ha esortatoPittella, “abbracciando il tema della giustizia sociale che alimenta le grandi culture progressiste e deve combattere la leadership cieca e pseudo-democratica di alcuni Stati Ue, in primis quella del premier ungherese Viktor Orbán”.
“Abbiamo votato contro il fiscal compact perché noi del Pse abbiamo compreso prima di molti altri che la sinistra avrebbe subito delle sconfitte”, ha proseguito Pittella, “perché avevamo già realizzato che la sinistra si stava dimostrando incapace di gestire la globalizzazione, un fenomeno che avvantaggia alcune persone e alcuni territori ma che produce anche svantaggi di carattere sociale e geografico per molti altri”.
“Avevamo ragione”, ha aggiunto il senatore, “visto che la sinistra ha perso in Europa e nel mondo, vedi l’elezione di Donald Trump negli Usa, la Brexit nel Regno Unito e la vittoria di Lega Nord e Movimento 5 Stelle in Italia”. “Queste sono le conseguenze di un sentimento di rancore che si è radicato nei cittadini come conseguenza delle diseguaglianze e ingiustizie sociali e dell’abbandono da parte delle istituzioni”. “Basti pensare che solo a Milano ci sono 25.000 bambini che muoiono di fame e questa è la condizione sociale di buona parte del Paese”, ha sostenuto Pittella, “per forza che poi il verbo salviniano viene seguito in maniera pedissequa e proposte come il censimento dei Rom o la chiusura dei porti che mette a rischio vite umane vengono tollerate senza alcun tipo di indignazione sociale”.
“La sinistra che noi rappresentiamo è stata previdente”, ha affermato Pittella, “lo stesso non si può dire per M5S e Lega perché i primi hanno votato contro la riforma del regolamento di Dublino approvata in larga maggioranza dal Parlamento europeo, mentre i secondi hanno votato contro”. “La dimostrazione degli errori della sinistra italiana in questi anni è che, mentre ora Salvini viene acclamato nelle fabbriche del Meridione, il Pd ha il proprio bacino elettorale in luogi d’élite come il centro di Milano o come il quartiere dei Parioli a Roma: il mondo politico è ormai alla rovescia”, ha concluso Pittella.