Bruxelles – Gli Stati membri dell’Eurozona attendono l’Italia. L’Eurogruppo in programma giovedì a Lussemburgo segnerà il debutto del ministro dell’Economia, Giovanni Tria, nel consesso dei Paesi con la moneta unica. Per ora si prende nota con soddisfazione delle parole del titolare del Tesoro su euro e debito pubblico nell’intervista rilasciata al Corriere della Sera. “Siamo molto contenti per quello che ha detto” alla stampa nazionale, è il commento che filtra dall’Eurogruppo, rassicurato dagli impegni espressi.
Più delle parole però contano le carte. Si attende che l’Italia presenti la proposta di legge di bilancio. E’ sulla base di quella che il vero confronto coi partner prenderà vita, e sulla base di quella si potranno avere giudizi veri. Non ci si aspetta che Tria porti tutto giovedì a Lussemburgo, dove gli altri ministri ascolteranno cosa l’Italia ha intenzione di fare. Un passaggio che non durerà molto, perché questa è la prassi.
L’Italia dovrà presentare le carte quanto prima, perché di flessibilità non si parla in assenza di proposte concrete, con numeri e tutto. Su questo all’interno dell’Eurogruppo sono chiari. Non è questione di chiusure, ma è un fatto pratico. Si negozia sulla base delle proposte, che al momento non ci sono. Però ci sono le parole di Tria, che aiutano a creare il giusto clima anche perché le rassicurazioni sono state ribadite oggi in Aula dal ministro, a conclusione del dibattito sul Documento di economia e finanza. Dai banchi del governo, Tria ha promesso che i primi documenti per Bruxelles partiranno a settembre, quando l’esecutivo varerà la nota di aggiornamento al Def comprensiva del Programma di stabilità e del Programma nazionale per le riforme.