Bruxelles – Repubblica della Macedonia del nord. Alla fine c’è un nome ufficiale e, soprattutto, la tanto attesa intesa tra i governi di Skopje e Atene. Dopo oltre dieci anni di attriti e conflitti, i governi di sinistra di Zoran Zaev e Alexis Tsipras hanno saputo raggiungere l’intesa storica. L’accordo su “ Repubblica della Macedonia del nord” quale nome dello Stato balcanico, permetterà allo stesso di poter entrare a far parte della Nato e, soprattutto, avviare i negoziati di adesione dell’Ue, fermi dal 2004 proprio per le questioni legati alla denominazione del candidato ufficiale.
Il governo di Skopje ha presentato domanda di accesso all’Unione europea nel 2004, e nel 2009 la Commissione ha raccomandato di avviare i negoziati. Atene ha sempre impedito di aprire anche solo uno dei 36 capitoli, proprio per la questione del nome del Paese. La Grecia ha una regione che si chiama Macedonia, e non ha mai voluto uno Stato con lo stesso nome della propria regione per scongiurare pretese di qualsiasi natura sul territorio. Un accordo provvisorio ha identificato il Paese balcanico sotto il nome di “ex repubblica jugoslava di Macedonia”, abbreviato spesso nella sigla inglese “Fyrom”. Fino a oggi.
L’accordo dovrà essere ora approvato dai Parlamenti dei due Stati perché entri in vigore, l’Ue intanto esulta. L’alta rappresentante per la Politica estera e di sicurezza dell’Ue, Federica Mogherini, e il commissario per le Politiche di vicinato, Johannes Hahn, si congratulano “con tutto il cuore” per l’accordo raggiunto tra i primi ministri di Grecia e Repubblica della Macedonia del Nord. L’intesa sul nome “contribuisce alla trasformazione dell’intera regione dell’Europa sud-orientale”. Alla luce degli sviluppi “attendiamo che il Consiglio approvi la nostra raccomandazione del 17 aprile” ad aprire i negoziati di adesione con la Repubblica macedone a giugno.
Dal Consiglio arriva la disponibilità a lavorare per un’accelerazione del processo di adesione dei macedoni. “Avete reso possibile l’impossibile”, il messaggio affidato a Twitter dal presidente dell’istituzione comunitaria, Donald Tusk. Analoga sponda è offerta dal segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg. “Invito entrambi i paesi a finalizzare lo storico accordo raggiunto. Questo porterà Skopje sulla sua strada verso l’adesione alla Nato, e contribuirà a consolidare la pace e la stabilità in tutti i più ampi Balcani occidentali”.