Bruxelles – Possono attraccare in Spagna. I 629 migranti della nave Aquarius che il governo italiano non vuole far arrivare in uno dei suoi porti saranno accolti a Valencia. Lo ha annunciato il nuovo primo ministro spagnolo, Pedro Sánchez.
In una dichiarazione rilasciata oggi dopo pranzo dall’ufficio il presidente del governo spagnolo si annuncia che “il primo ministro ha dato istruzioni affinché la Spagna possa adempiere ai suoi impegni internazionali in caso di crisi umanitaria e ha annunciato che l’Acquarius sarà accolta in un porto spagnolo… È nostro dovere aiutare a evitare una catastrofe umanitaria e offrire un ‘approdo sicuro’ a queste persone in conformità con il diritto internazionale”.
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ringrazia: “Avevamo chiesto un gesto di
solidarietà da parte dell’Ue su questa emergenza. Non posso che ringraziare le autorità spagnole per aver raccolto l’invito”, ha dichiarato arrivando ad Accumoli per visitare i luoghi del terremoto del 2016.
Per il ministro dell’Interno Matteo Salvini la svolta è un successo del governo italiano: “Alzare la voce paga. Il governo è rimasto sempre compatto, alla faccia di chi trovava spaccature tra Lega e Cinquestelle”, ha detto.
Anche a Bruxelles si tira un respiro di sollievo. Il commissario alle Migrazioni Dimitris Avramopoulos scrive su Twitter: “Benvenuta la decisione del governo spagnolo di permettere a nave Aquarius di sbarcare a Valencia per ragioni umanitarie. Questa è la vera solidarietà messa in pratica, sia verso questo queste persone disperate e vulnerabili, che verso Stati membri partner”.
Welcome the decision of the Spanish Government to let the Aquarius disembark in Valencia for humanitarian reasons. This is real solidarity put in practice, towards both these desperate and vulnerable people and towards fellow EU Member States. #migrationEU https://t.co/GHOn9RoqlV
— Dimitris Avramopoulos (@Avramopoulos) June 11, 2018
In precedenza, l’agenzia per i rifugiati delle Nazioni Unite Unhcr aveva chiesto alle autorità di consentire lo sbarco ai 629 migranti, tra cui oltre 100 bambini, bloccati tra Malta e Italia.
Sánchez di fatto ha accolto un appello che arrivava da più parti anche in Europa. La co-presidente dei Veri europei Monica Frassoni aveva questa mattina chiesto che “si convochi immediatamente una riunione a livello europeo per gestire questa situazione e che anche altri paesi della UE come Francia e Spagna aprano i propri porti per accogliere la nave Aquarius”. Secondo Frassoni “la risposta di Salvini di rifiutare lo sbarco nei porti italiani è del tutto ingiustificata: il neo-ministro degli Interni non solo dimostra un totale disprezzo per la sicurezza dei migranti, ma viola anche i trattati internazionali e le regole del mare. L’Italia non è più in campagna elettorale e deve assumersi le sue responsabilità di proteggere i migranti in conformità con la legge internazionale, europea e italiana. Non possiamo permettere che la politica impedisca di salvare vite umane”.
In una dichiarazione resa insieme ai presidenti dei Verdi/ALE al Parlamento europeo Ska Keller e Philippe Lamberts, Frassoni aggiunge che “i Paesi situati alle frontiere dell’Ue non dovrebbero essere lasciati da soli come succede ormai da molti anni. È invece più che mai necessario un sistema più equo che prenda in considerazione i legami significativi (quali i ricongiungimenti con familiari che si trovino già nell’Unione), così come quote giuste di ricollocazione. Non ci possiamo però permettere di aspettare una riforma simile: i capi di Stato e di governo dovrebbero direttamente offrire agli italiani di accogliere dei migranti”. Per quanto riguarda l’Italia, secondo i dirigenti verdi, “questa nuova linea dura contro i migranti rivela anche il volto preoccupante del nuovo governo italiano. Un governo che non rispetta i diritti fondamentali basilari controlla adesso l’Italia e le conseguenze ricadono soprattutto su chi ha bisogno urgente di aiuto: bambini, neonati e donne incinte”.
In una nota i parlamentari europei del Movimento 5 Stelle di Laura Ferrara e Ignazio Corrao sottolineano che “la Spagna ha rotto il muro dell’egoismo europeo. Ringraziamo il premier spagnolo Sanchez che ha dimostrato grande amicizia e solidarietà nei confronti del popolo italiano. Il suo gesto adesso deve aprire un dibattito nuovo in Europa perché non finisce qui. Per evitare nuovi e probabili casi Aquarius serve una unità e una solidarietà, effettiva e regolamentata, che finora l’Europa non ha avuto”.
Anche Patrizia Toia, capodelegazione del Pd al Parlamento europeo, era intervenuta questa mattina sostenendo che “la prova di forza, e lo scaricabarile tra Stati, è insensata e del tutto inutile per fermare i flussi migratori, oltre a costituire una violazione inaccettabile dei diritti umani e del diritto europeo. Salvini non ha ancora capito che la politica del filo spinato del suo amico e modello Orban non funziona in un Paese affacciato sul Mediterraneo”. Secondo l’esponente del Pd “invece di screditare l’Italia e toglierle qualsiasi credibilità per essere ascoltata a Bruxelles, il governo porti a casa il testo della riforma di Dublino che abbiamo approvato al Parlamento europeo l’anno scorso”.
Sempre nel Pd a Strasburgo Daniele Viotti aveva sostenuto che “è giunto il momento che anche il Pse giochi il suo ruolo. Sergei Stanishev, presidente del Partito socialista europeo, dica ai leader dei Paesi che governiamo – Malta, Spagna, Portogallo – di essere solidali con l’Italia. E’ tempo di serietà. Stiamo parlando di persone, 630 tra uomini donne e bambini”. Non sappiamo se Stanishev abbia chiamato, ma Sánchez ha mostrato solidarietà.