Bruxelles – Un Telepass europeo e regole per pizzicare chi passa ai caselli autostradali senza pagare. Il Consiglio europeo dei Trasporti ha adottato oggi un orientamento generale sulle norme aggiornate in materia di telepedaggio stradale, che include una base giuridica per la condivisione di queste informazioni.
Le possibili conseguenze amministrative o giuridiche per chi, in particolare all’estero, passa al casello senza fermarsi a pagare dipenderanno dal diritto nazionale del Paese in cui il mancato pagamento di un pedaggio stradale ha avuto luogo.
Il progetto di direttiva migliorerà però anche l’interoperabilità dei sistemi di telepedaggio stradale in tutta l’Europa rimuovendo gli ostacoli amministrativi, quali le specificità tecniche locali, e facilitando l’accesso dei fornitori di telepedaggio al mercato dei servizi di riscossione.
Lo scopo è che gli utenti della rete stradale possano viaggiare attraverso l’Ue e pagare il loro pedaggio mediante un’unica unità di bordo, un unico contratto ed un’unica fattura.
“Tali nuove norme assicureranno il pagamento del pedaggio da parte di tutti gli utenti della rete stradale, ovunque essi si trovino nell’Ue. E un’accresciuta interoperabilità tra i diversi sistemi di telepedaggio migliorerà la mobilità in tutta l’Ue”, ha spiegato Ivaylo Moskovski, ministro bulgaro dei Trasporti, che ha la presidenza di turno del Consiglio.
Nel suo orientamento generale il Consiglio ha rafforzato e chiarito le disposizioni sulla protezione dei dati.
Le nuove misure si applicherebbero 30 mesi dopo l’entrata in vigore del progetto di direttiva, che dovrà essere approvata sia dal Consiglio che dal Parlamento europeo prima di poter entrare in vigore.