Bruxelles – “Siamo preoccupati della richiesta del Governo tunisino di rinnovare la concessione temporanea di contingenti d’esportazione di olio d’oliva a dazio zero verso l’Ue, oltre alle quantità tradizionalmente importate. A rischio è il futuro degli olivicoltori italiani, in particolare pugliesi, colpiti da drastici cali delle rese di produzione e dalla continua espansione del batterio della Xylella fastidiosa”. Così Paolo De Castro, primo vicepresidente della Commissione agricoltura del Parlamento europeo e la collega Elena Gentile, si fanno portavoce delle preoccupazioni del settore italiano ed europeo mentre la capo delegazione Patrizia Toia, a nome dell’intero gruppo Pd, ha scritto in questo senso all’Alto Rappresentante dell’Ue per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Federica Mogherini.
De Castro e Gentile sottolineano che “le licenze di esportazione supplementari a dazio zero erano state accordate dall’Ue alla Tunisia nel 2016 e 2017 per un totale di 70mila tonnellate (oltre alle 56mila t. l’anno concesse dal 1995), per favorire la stabilità politica dopo i gravissimi atti terroristici subiti da quel Paese. Tuttavia quelle quantità sono state utilizzate solo nelle misura del 3,7%, senza portare vantaggio all’economia tunisina, ed è solo un caso fortuito che non abbia determinato gravi problemi nel sud dell’Europa”
“Attenzione però – mettono in guardia gli eurodeputati – le conseguenze negative potrebbero verificarsi invece quest’anno poiché si registrano già forti aumenti della produzione e dell’export di olio d’oliva dalla Tunisia verso l’Ue, ed in particolare verso l’Italia”.