I negoziatori della Grosse Koalition che si prepara a governare vogliono offrire ai cittadini la possibilità di dire la loro su “decisioni di politica europea di rilevante portata” come il trasferimento di poteri a Bruxelles o gli impegni economici
Il futuro governo di Grosse Koalition guidato da Angela Merkel potrebbe indire referendum sulle principali decisioni politiche dell’Ue, come il trasferimento di poteri a Bruxelles, l’ingresso di nuovi Paesi nell’Unione, o gli impegni economici della Germania a livello comunitario. A rivelarlo è il sito tedesco della Sueddeutsche Zeitung, secondo cui l’Unione di Cdu/Csu e la Spd, partiti in trattativa per la formazione della nuova coalizione di governo, starebbero valutando questa possibilità. A dimostrarlo un documento stilato dal gruppo di lavoro presieduto dal ministro dell’Interno uscente, Hans-Peter Friedrich (Csu), e dal responsabile del gruppo parlamentare socialdemocratico al Bundestag, Thomas Oppermann.
Il documento mette in evidenza che la democrazia diretta si è dimostrata valida “per oltre sei decenni” e sottolinea che nella popolazione tedesca cresce la volontà di partecipare alle decisioni politiche, non solo a livello nazionale ma anche europeo. “Per questa ragione vogliamo offrire ai cittadini la possibilità di esercitare la loro influenza sulle decisioni anche tra un’elezione e l’altra”, recita la bozza, aggiungendo: il popolo deve “essere chiamato ad esprimere direttamente la sua volontà su decisioni di politica europea di rilevante portata”. In particolare i referendum, fino ad oggi non previsti dalla Costituzione, potrebbero riguardare “l’ingresso di nuovi Stati membri, la cessione di importanti competenze a Bruxelles, o gli impegni economici della Germania in Ue”.
La proposta che ha elaborato il gruppo congiunto di lavoro Cdu/Csu-Spd non riguarda solo i referendum su temi europei, ma anche quelli sulla politica nazionale e consentirebbe a tutte le leggi varate dal Bundestag di poter essere sottomesse al giudizio di un referendum popolare. La bozza dovrebbe essere presentata oggi a un gruppo più ampio di esponenti politici impegnati nei negoziati, tra cui la stessa cancelliera Angela Merkel.
Letizia Pascale
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