Solo per quelle direttamente partecipate dal ministero dell’Economia, sono 38. Si tratta di cariche (presidenze e consiglieri d’amministrazione) scadute il 30 aprile o in scadenza entro la fine di giugno in occasione delle varie assemblee per l’approvazione del bilancio. In evidenza in particolare la Cassa depositi e prestiti – holding di partecipazione e finanziamento a enti locali- e la Rai. Nel primo caso si tratta di rinnovare 14 componenti, presidenza e amministratore delegato compresi, nel secondo di 8, presidenza compresa.
Poi la presidenza e il cda dell’Ente Eur (gestione e sviluppo immobiliare) e di Invimit (investimenti immobiliari), 5 componenti ognuno. Quindi Gse (gestore dei servizi elettrici) e Sogei (tecnologia dell’informazione e comunicazione), 3 componenti ognuno. In totale, 38.
Ma il conto non finisce qui. Perché poi ci sono i rinnovi nelle società partecipate. Ad esempio: una volta rinnovato il cda Rai, toccherà all’Auditel, che si occupa della rilevazione dei dati sull’ascolto. Ebbene, in questo caso stiamo parlando di un cda attuale di 29 persone. E poi le partecipate di Anas, Cdp, Ferrovie, Eni, Enel, Leonardo, Gse. Insomma, un mare di nomine. E l’argomento e’ sicuramente al centro dell’attenzione delle trattative in corso per il nuovo governo.
E stiamo parlando di cda scaduti o di imminente scadenza. Ma in una prospettiva non troppo lontana, ci sono i rinnovi nelle società direttamente partecipate dal ministero dell’Economia in scadenza a fine anno. E anche in questo caso sono decine e decine di nomine.