- L'Europa come non l'avete mai letta -
sabato, 31 Maggio 2025
No Result
View All Result
  • it ITA
  • en ENG
Eunews
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Difesa
  • Net & Tech
  • Agrifood
  • Altre sezioni
    • Cultura
    • Diritti
    • Energia
    • Green Economy
    • Finanza e assicurazioni
    • Industria e Mercati
    • Media
    • Mobilità e logistica
    • Salute
    • Sport
  • Newsletter
  • Invasione russa in Ucraina
  • Energia
  • Israele
  • Usa
    Eunews
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • Salute
      • Sport
    No Result
    View All Result
    Eunews
    No Result
    View All Result

    Home » Politica » Budapest accusa: “Dai parlamentari Ue menzogne sull’Ungheria e sul suo governo”

    Budapest accusa: “Dai parlamentari Ue menzogne sull’Ungheria e sul suo governo”

    L'ira del ministro degli Esteri Szijjarto per il rapporto della commissione Libertà Civili che chiede di attivare la procedura per "grave violazione" dei valori fondanti dell'Ue

    Caterina Tani</a> <a class="social twitter" href="https://twitter.com/CTBRX" target="_blank">CTBRX</a> di Caterina Tani CTBRX
    26 Aprile 2018
    in Politica

    Bruxelles – Il report sull’Ungheria preparato da alcuni deputati europei è pieno di “menzogne” sul Paese e “sulle misure del suo governo”, ha dichiarato oggi il ministro degli Esteri di Budapest Peter Szijjarto. Il documento “offende gli ungheresi”, ha affermato parlando in conferenza stampa al Parlamento europeo, e aggiungendo: “Non permetteremo che da Brussels li si insulti”.

    Il ministro degli Esteri ungherese Peter Szijjarto

    L’ira di Szijjarto riguarda un paper pubblicato lo scorso 12 aprile della commissione Libertà Civili (Libe) del Parlamento Ue, che incoraggia l’Ue ad adottare una procedura sanzionatoria contro l’Ungheria per il rischio di una “grave violazione” dei diritti fondamentali e dello Stato di diritto in primis – valori fondanti dell’Ue. Tale procedura potrebbe risultare nell’applicazione dell’articolo 7 del Trattato sull’Unione europea, che prevede sanzioni fino alla sospensione del diritto di voto del Paese in seno al Consiglio.

    Tra le critiche  contro l’Ungheria, gli eurodeputati di Libe avevano individuato la riduzione dei poteri della Corte costituzionale, la limitazione della libertà di espressione e di stampa, la stretta sul controllo della Giustizia e sui migranti.

    Proprio quest’ultimo elemento ha fatto maggiormente infuriare Szijjarto. Nella commissione Libe sono tutti “estremamente amichevoli nei confronti dei migranti”, ha tuonato il ministro degli Esteri, acusando gli eurodeputati di voler costringere gli ungheresi a essere “amici dei migranti” e “prevedere un meccanismo obbligatorio (di distribuzione dei richiedenti asilo, ndr) senza limitazioni”.

    Nel report, l’Ungheria viene accusata, tra le altre cose, di “xenofobia nei confronti dei migranti, compresi i richiedenti asilo e i rifugiati, e intolleranza verso altri gruppi sociali”. Ma è da tempo che Budapest si trova, o meglio si è messa,  nell’occhio del ciclone – insieme agli altri Paesi del gruppo di Visegrad, ovvero Repubblica Ceca, Slovacchia e Polonia – per le sue politiche anti-migranti, lo “scrupoloso” controllo dei confini (attuato anche tramite barriere fisiche) e il rifiuto delle quote di richiedenti asilo imposte dall’Ue.

    Una linea dura contro l’immigrazione, quella del Primo Ministro Viktor Orban, che ha pesato anche sulla sua rielezione a grande maggioranza lo scorso 8 aprile, nelle elezioni politiche generali, alle quali si è presentato con un programma di governo dai forti contenuti contro le politiche di accoglienza. Gli ungheresi hanno “preso una decisione con il voto dell’8 aprile”, ha spiegato  Szijjarto  e  “non accetteranno le quote, nè le migrazioni come diritto umano di base”. “La priorità – ha aggiunto – è la sicurezza degli ungheresi”, e “l’Ungheria deve rimanere un paese ungherese”  ha concluso Szijjarto, facendo in questo modo una sinistra eco alle parole di Orban, che ha paventato molte volte il pericolo di un’invasione musulmana per la sopravvivenza della della cultura cristiana in Europa.

    La commissione Libe voterà il report a giugno, mentre un successivo voto da parte dell’assemblea Plenaria, dove non mancano le divisioni, è atteso per settembre. “Presenteremo degli emendamenti” ha detto, affermando di essere pronto al dibattito con la commissione Libe e “a combattere la battaglia”.

    Nel frattempo si intensifica in Ungheria la stretta contro le organizzazioni della società civile, in particolare per una proposta di legge che permetterebbe al ministero dell’Interno di bandire, con il pretesto della sicurezza nazionale, gruppi che si occupano di migranti (tassando nel contempo tutte le donazioni straniere a tali organizzazioni).

    La legge,  soprannominata “Stop Soros”, ha nel mirino la Open societies foundation – la seconda più grande organizzazione filantropica del mondo, finanziata dal miliardario filantropo statunitense George Soros, nato a Budapest – e sarà votata il prossimo 8 maggio.

    Soros è diventato il bersaglio favorito del governo ungherese nel corso dell’ultima campagna elettorale, dal momento in cui il presidente Orban ha aperto una consultazione nazionale, inviando a ciascun cittadino un questionario riguardo un cosiddetto Piano Soros – un documento contenente alcune proposte fatte dal filantropo a proposito della “Ricostruzione del sistema dell’asilo” in un articolo di due anni prima-.

    Il Piano, mai pubblicato integralmente, è stato al centro di un’escalation di toni aggressivi che Szijjarto ha diretto, duranete la conferenza stampa, nei confronti di un giornalista al Parlamento europeo, “reo” di averne chiesto una copia. Il giornalista è uscito dall’aula prima della conclusione della conferenza.

    Tags: article 7Libéorbanparlamento europeoSzijjartoungheria

    Ti potrebbe piacere anche

    Protesters gather in front of the Office of the Hungarian President in Budapest, Hungary, on April 15. The protests erupt after the parliament passes legislation restricting the right to assembly, banning Pride Marches. (Photo by Balint Szentgallay/NurPhoto) (Photo by Balint Szentgallay / NurPhoto / NurPhoto via AFP)
    Diritti

    Ungheria, l’Agenzia Ue per i diritti fondamentali: “Serie preoccupazioni, Bruxelles intervenga”

    30 Maggio 2025
    Fabrizio Spada, responsabile Relazioni istituzionali dell'Ufficio di Collegamento del Parlamento UE in Italia [Roma, 29 maggio 2025]
    Notizie In Breve

    Spada (Parlamento europeo): “Nessun prelievo forzoso ai risparmiatori europei”

    29 Maggio 2025
    ungheria pride lgbtq
    Politica

    Venti Paesi Ue mettono all’angolo l’Ungheria per la stretta anti-Lgbtq+: “Giù le mani dal Pride”

    27 Maggio 2025
    Viktor Orbán
    Politica

    L’Ue pronta allo scontro con l’Ungheria sulla “legge russa” che silenzia i dissidenti

    26 Maggio 2025
    huawei
    Politica

    Huawei: Metsola annuncia 5 richieste di autorizzazione a procedere

    21 Maggio 2025
    Parlamento Ue Plenaria organismo etico
    Politica

    Eurocamera, popolari e destre sbarrano la strada all’accordo sull’organismo etico Ue

    14 Maggio 2025

    TUTTI GLI EVENTI CONNACT

    Il Rapporto Draghi in italiano

    di Redazione eunewsit
    9 Settembre 2024
    CondividiTweetCondividiSendCondividiSendCondividi
    Made with Flourish
    paesi terzi sicuri

    La revisione dei Paesi terzi sicuri fa paura a socialisti, verdi e sinistra. Tarquinio (Pd): “Un passo molto pericoloso”

    di Simone De La Feld @SimoneDeLaFeld1
    30 Maggio 2025

    Un gruppo di 38 eurodeputati chiede alla Commissione europea chiarimenti sulla compatibilità della proposta con il diritto internazionale e sul...

    Siria, Ue al lavoro per i rimpatri. Frontex: “Oltre mille ritorni da marzo”

    di Emanuele Bonini emanuelebonini
    30 Maggio 2025

    Brunner: "Creare le condizioni per rientro sicuro, volontario e dignitoso dei rifugiati". L'eliminazione delle sanzioni alla Siria elemento chiave

    Protesters gather in front of the Office of the Hungarian President in Budapest, Hungary, on April 15. The protests erupt after the parliament passes legislation restricting the right to assembly, banning Pride Marches. (Photo by Balint Szentgallay/NurPhoto) (Photo by Balint Szentgallay / NurPhoto / NurPhoto via AFP)

    Ungheria, l’Agenzia Ue per i diritti fondamentali: “Serie preoccupazioni, Bruxelles intervenga”

    di Simone De La Feld @SimoneDeLaFeld1
    30 Maggio 2025

    La stretta sui diritti Lgbtq+, il divieto del Budapest Pride, la legge al vaglio del Parlamento per impedire i finanziamenti...

    I candidati alla presidenza Karol Nawrocki e Rafał Trzaskowski (Foto: Filip Styczyński, profilo X ufficiale)

    Ballottaggio in Polonia, con la sfida Trzaskowski-Nawrocki in ballo anche il destino dell’Europa

    di Marco La Rocca
    30 Maggio 2025

    Domenica i polacchi alle urne per scegliere il successore del presidente conservatore Andrzej Duda. Trzaskowski parte in vantaggio, ma la...

    • Editoriali
    • Eventi
    • Lettere al direttore
    • Opinioni
    • Risultati Europee 2024
    • Chi siamo
    • Contatti
    • Privacy Policy
    • Cookie policy

    Eunews è una testata giornalistica registrata
    Registro Stampa del Tribunale di Torino n° 27

    Copyright © 2025 - WITHUB S.p.a., Via Rubens 19 - 20148 Milano
    Partita IVA: 10067080969 - Numero di registrazione al ROC n.30628
    Capitale sociale interamente versato 50.000,00€

    No Result
    View All Result
    • it ITA
    • en ENG
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa e Sicurezza
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Agenda europea
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Gallery
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Lettere al direttore
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • News
      • Opinioni
      • Sport
      • Salute
    • Editoriali
    • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
    • Report Draghi
    • Risultati Europee 2024
    • Eventi
    • Le Newsletter di Eunews

    No Result
    View All Result
    • it ITA
    • en ENG
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa e Sicurezza
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Agenda europea
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Gallery
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Lettere al direttore
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • News
      • Opinioni
      • Sport
      • Salute
    • Editoriali
    • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
    • Report Draghi
    • Risultati Europee 2024
    • Eventi
    • Le Newsletter di Eunews

    Attenzione