Nel progetto saranno investiti oltre 15 milioni. Sui tetti degli ex mattatoi del quartiere di Anderlecht a partire dal 2015 verranno coltivati ortaggi e prodotti locali
Forse non ci saranno le mucche, ma gli spinaci, i polli e i porri da raccogliere con l’ascensore sì. Cambia lo skyline di Bruxelles con un un progetto davvero fuori dal comune lanciato nel comune di Anderlecht (uno dei 19 che compongono la città di Bruxelles), a due passi dalla Grand Place: al posto di canne fumarie ed antenne satellitari, gli abitanti della capitale belga potrebbero presto vedere nascere e crescere, sui tetti di alcuni edifici, piantagioni di ortaggi, alberi da frutto e coltivazioni di prodotti locali. L’idea era stata lanciata già qualche anno fa dal Ministro all’ambiente, Evelyne Huytebroeck, nell’ambito di un progetto di riqualificazione e rivitalizzazione della zona che una volta vedeva sorgere i mattatoi di Anderlecht.
Un investimento da circa 15 milioni e mezzo di euro, finanziato in parte dalla Regione di Bruxelles-Capitale e dal fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr), che dovrebbe portare alla nascita della prima fattoria urbana su un tetto di Bruxelles. Nei tetti delle strutture in cui una volta si produceva carne, saranno coltivati e cresciuti prodotti locali come cavoli di Bruxelles, asparagi, cicoria, funghi, lattuga, spinaci o porri. Al piano di sotto della struttura sorgerà invece un enorme mercato coperto con servizi di ristorazione che offriranno ai cittadini, gli stessi prodotti coltivati sui tetti del complesso.
L’intero sito dovrebbe essere operativo già dalla metà del 2015 e potrebbe potenzialmente creare migliaia di posti di lavoro principalmente per giovani anche non qualificati, oltre che dare impulso ad una agricoltura di tipo sostenibile. La “fattoria urbana” di Anderlecht, combinerà un tipo di produzione alimentare economicamente redditizia e soprattutto sostenibile”, afferma il ministro Evelyne Huytebroeck. “Esso dimostra che è possibile ottimizzare l’utilizzo di tetti di edifici della città, soprattutto nelle zone a vocazione economica. Per il ministro belga, vista la crescita demografica e l’alta densità di abitanti in città è “necessario utilizzare ogni metro quadrato di terreno con grande saggezza” .
Marco Frisone