Bruxelles – Sostenere la crescita dell’intelligenza artificiale proteggendo i cittadini europei attraverso “uno sviluppo che avvenga in maniera etica”, operando per “uno sforzo congiunto tra datori di lavoro, sindacati, società civile e autorità pubbliche” da inserire nel “prossimo budget dell’Unione europea”. Con queste parole Andrus Ansip, vice commissario Ue per il Mercato digitale è intervenuto durante la sessione plenaria del Comitato economico e sociale europeo (Cese).
Da “un’assistenza sanitaria migliore a un trasporto più sicuro e un’agricoltura più sostenibile”, l’intelligenza artificiale (Ia) “può portare grandi benefici alla nostra società e alla nostra economia” ha affermato Ansip. Il Vice presidente ha detto che il cammino è “ancora lungo, ma piano piano si sta creando l’ambiente giusto per far sì che l’Europa tragga il massimo da ciò che l’intelligenza artificiale può offrire”.
La Commissione Ue sta istituendo un gruppo di lavoro sull’intelligenza artificiale per raccogliere contributi di esperti e soggetti interessati. Il team elaborerà una proposta di linee guida sull’etica dell’ IA, basandosi sulle direttive del Gruppo europeo di etica delle scienze e delle nuove tecnologie. C’è tempo fino al 9 aprile per presentare le candidature per far parte della squadra di esperti informatici. Tutte le informazioni sono qui.
La Commissione Ue ha già adottato misure per utilizzare in modo ottimale ciò che l’intelligenza artificiale può offrire, “investendo in ricerca e innovazione”. Uno dei progetti è Horizon 2020 (programma di ricerca e innovazione dell’Unione europea con circa 80 miliardi di euro di finanziamenti stanziati per il periodo che va dal 2014 al 2020). In più, la Commissione europea ha istituito la piattaforma AI on demand che raccoglie strumenti e algoritmi che possono essere utili alle piccole e medie imprese o alle amministrazioni pubbliche, affinché possano avere accesso ad informazioni e al parere degli esperti riguardo le competenze e i vantaggi che l’Ia può offrire.