Bruxelles – Ancora non è chiaro che cosa ne sarà dei confini dell’Irlanda del Nord dopo la Brexit. Il primo ministro irlandese Leo Varadkar ha respinto la proposta di pre-registrare le persone che attraversano I confine tra l’Irlanda del nord e quella del sud, in modo da evitare i controlli dopo l’uscita del Regno Unito dall’Unione europea. Dagli Stati uniti, dove si trova in visita, Varadkar ha affermato: “No, non è una soluzione che possiamo considerare”.
La pre-registrazione per il transito, con lo scopo di velocizzare i controlli al confine, avrebbe coinvolto tutti quei cittadini irlandesi e inglesi che per motivi lavorativi o per visite devono ogni giorno, o comunque molto spesso, attraversare il confine. Si stima che tra le persone che sarebbero state incluse nella pre-registrazione ci sono più di 34 mila infermieri, agricoltori e persone d’affari che attraversano il confine, lungo circa 500 chilometri, quasi ogni giorno in entrambe le direzioni.
Il futuro dei confini irlandesi rimane una dei problemi principali dopo la Brexit: ancora non c’è nessun piano per evitare controlli doganali e sanitari. Qualsiasi registrazione per motivi di viaggio sarebbe in contrasto con l’accordo per l’area di transito comune già concordato dai negoziatori della Brexit. Questo permette ai cittadini britannici e irlandesi di continuare a spostarsi liberamente tra l’Irlanda e il Regno Unito senza il controllo dei passaporti.
L’opzione rifiutata da Varadkar non è una proposta ufficiale, ma una delle misure prese in considerazione da una ricerca sulle tecnologie per la gestione delle frontiere esterne dell’Ue commissionata dal Parlamento europeo. La prima ministra inglese Theresa May aveva chiesto a esperti e agli irlandesi di valutare la proposta. Fonti dal governo inglese riportano che la proposta delle pre-registrazioni non era ufficiale.